E’ tutto pronto all’Olimp 2 di Rostov, l’attesa trepidante per la partita più importante della storia del Rostov è agli sgoccioli. Una partita che può segnare gli 86 anni di vita del club, ma soprattutto che può condizionare in maniera importante il futuro di questa società.
Un sogno impossibile che potrebbe terminare stasera. Dopo una stagione incredibile, con il titolo in Russia sfumato soltanto per una sconfitta contro il retrocesso Mordovia, il Rostov è inaspettatamente riuscito a giocare un’estate più che soddisfacente, nonostante i tanti problemi societari che hanno reso un’incognita la preparazione e che hanno consegnato al tecnico (prima Berdyev, poi Kirichenko) una rosa un po’ inesperta ma soprattutto troppo scarna dal punto di vista numerico.
Ed è in partite del genere che queste mancanze potrebbero venir fuori, anche se Djanaev, Cesar Navas e Noboa hanno già disputato un buon numero di partite in Champions League. Nonostante ciò, il primo turno preliminare (il terzo, per la verità) ha dimostrato che il Rostov sa reagire (con l’Anderlecht andò sotto dopo nemmeno tre minuti a causa di una svista difensiva) e fare partita pari con squadre dalla grande tradizione europea. La gara di Amsterdam ha però evidenziato alcuni limiti soprattutto in fase di impostazione, con Djanaev assoluto protagonista nell’evitare una sconfitta difficilmente recuperabile. L’1-1 è un buon risultato, ma è un’arma a doppio taglio: è vietato in ogni caso subire alcun gol, altrimenti poi sarebbe dura. Il Rostov sa difendersi, ma non può permettersi di gestire il punteggio e imbastirà probabilmente una gara d’attesa, sfruttando i contropiedi e i varchi che si apriranno col passare dei minuti.
Il passaggio del turno non rappresenta però soltanto un traguardo storico, bensì la base per il futuro del club. Un eventuale approdo ai gironi in primo luogo metterebbe a posto i conti societari, permettendo anche l’arrivo di qualche rinforzo. Successivamente, porrebbe le basi per il ritorno di Berdyev alla guida del club. Tutti elementi basilari per un club sempre in bilico sotto ogni punto di vista, paradossalmente privo di quell’organizzazione sapiente che possiedono i suoi giocatori in campo.
Opportunità del genere non capitano spesso. Tutta la Russia stasera tiferà Rostov.