Autentico girovago del Vecchio Continente, il serbo Slobodan Rajković calca per la prima volta i campi della Serie A a 27 anni. Lo ha acquistato il Palermo, nella speranza di rilanciare un calciatore che, fin da giovanissimo, era considerato un autentico talento. Difensore centrale possente, mancino di piede, può giocare sia in una difesa a quattro sia in uno schieramento a tre: ecco perché il suo utilizzo, in una squadra come quella rosanero – che opta spesso per il trittico difensivo – potrebbe essere abbondante.
Rajković comincia la sua carriera nel OFK Belgrado, ma a soli 16 anni passa al Chelsea: il club inglese, particolarmente attratto dalle potenzialità del calciatore, lo acquista nel 2005 per la cifra di 5 milioni di euro. Lo stesso anno il difensore torna al punto di partenza: viene infatti prestato allo stesso OFK fino al 2007, quando fa ritorno al Chelsea ma solo momentaneamente, visto che per lui è pronto un altro prestito. Stavolta il suo futuro è in Eredivisie, con il PSV che riesce ad assicurarsene le prestazioni per una stagione. Le successive tre annate lo vedono ancora nel massimo campionato olandese, al Twente prima e al Vitesse poi. Ma è proprio nel 2008 che succede un fattaccio che ne segnerà la carriera: durante le Olimpiadi di Pechino 2008 Rajković sputa all’arbitro Al-Hilali e si becca un anno di squalifica. Nel 2011 finisce la sua avventura al Chelsea, che lo vende all’Amburgo, e dopo quattro anni passa, da svincolato, al Darmstadt, sempre in Germania.
Lo prendiamo al Fantacalcio? Rajković è il classico calciatore ritenuto un talento inespresso. Se dovesse tornare anche solo una parte di quel giocatore che aveva fatto innamorare Abramovich, allora potrebbe essere una delle sorprese difensive di questa Serie A. L’episodio delle Olimpiadi ce lo mostrano come una testa calda, ma in realtà non è un vero e proprio collezionatore di cartellini. Se avete in mente una scommessa da giocarvi nel reparto difensivo, Rajković potrebbe essere il giocatore giusto: prendetelo, quindi, come sesta scelta, senza svenarvi troppo.