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A Lugano regna l’ottimismo, nonostante la sconfitta di sabato a Basilea

Ci sono sconfitte e sconfitte. Quella di sabato sera, al St Jacob-Park, è sicuramente stata severa nel punteggio. Tuttavia l’allenatore dei ticinesi, Andrea Manzo, ha visto del buono nella prestazione dei suoi, e ha sintetizzato così quanto visto sul campo, parlando al microfono di Omar Gargantini della RSI: “Abbiamo fatto bene nel primo tempo, concedendo loro solo le palle inattive da una delle quali, purtroppo, è venuto fuori il gol che, preso proprio nel recupero, ci ha un po’ scombinato i piani. Purtroppo non siamo stati bravi a ripartire, e a creare situazioni davanti. Nella ripresa siamo entrati forse un po’ più timorosi, e loro ci hanno subito punito con un uno-due che ci ha mandato fuori partita: il Basilea è una squadra che quando ha spazi e avanza, fa veramente paura. Sono tutti giocatori di grande qualità e ogni minimo errore, contro queste squadre, lo paghi. A un certo punto abbiamo provato a cambiare assetto tattico e li abbiamo impensieriti: i ragazzi si sono subito adattati, trovando anche un gol.”

Sul modulo, l‘allenatore ha precisato: “Dipende da tante cose: in settimana arriverà anche Aguirre, può darsi che cambino gli equilibri della squadra e che possa essere una soluzione da adottare in determinate occasioni: insomma non escludo nulla. La prestazione di Rosseti? Mi è piaciuto l’impegno, e come stia cercando di mettersi al servizio della squadra. Sono contento per il gol: è il suo compito, e spero sia il primo di una lunga serie.”

Insomma, alla ripresa, oggi pomeriggio, probabilmente i musi non saranno troppo lunghi. I risultati delle altre contendenti, oltretutto, hanno senz’altro portato buon umore in Sottoceneri: le concomitanti sconfitte di Thun, San Gallo e Sion hanno, infatti, in parte sterilizzato quella bianconera sulle rive del Reno. Inoltre, la disfatta del Losanna al cospetto dello Young Boys potrebbe togliere qualche certezza ai romandi, attesi sabato a Cornaredo. Ci sarà quindi tempo, per Manzo, di analizzare con calma anche le cose che non hanno funzionato sabato sera.

Il Basilea non è certamente un avversario facile: tuttavia, la prestazione della difesa dei sottocenerini non è stata delle migliori. L’ex Chiasso Golemić, tutto sommato, è rimasto a galla, ma il resto della cerniera difensiva ha senz’altro sofferto. Mihailović è stato discreto, ma ha qualche responsabilità sul primo gol, mentre la prestazione di Sulmoni, questa volta, non è sufficiente (sua gran parte della responsabilità sul secondo e terzo gol). Jozinović, oltre ad avere perso Lang in occasione della quarta rete dei renani, non ha dato il consueto contributo in fase di spinta sulla fascia, e la cosa si è fatta sentire, nell’economia dell’incontro.

In mezzo, Sabbatini è stato soverchiato dai centrocampisti avversari; tuttavia, con il cambio di modulo, è stato capace di inventarsi il passaggio che ha lanciato in gol Rosseti. Vécsei e Mariani (l’ex Sciaffusa era al rientro) hanno anche loro annaspato, al cospetto di giocatori più forti e meglio assemblati dal giocare insieme da molto più tempo. Alioski ha fatto vedere comunque belle cose, mentre Mizrachi, che pure ha dei bei colpi, non sembra riuscire a integrarsi con i compagni. Questione di modulo? Può darsi che Manzo pensasse anche a lui, quando ipotizzava un’alternativa al 4-3-3, eredità zemaniana. Ponce e Ceesay sono subentrati senza incidere, mentre di Rosseti abbiamo già detto: l’attaccante toscano si è mosso tanto nella prima frazione, senza ricevere palloni giocabili. Quando ne ha avuto uno, lo ha trasformato in gol, con un bel rasoterra incrociato sul secondo palo.

Insomma, molto lavoro da fare, per Manzo e il suo staff: di sicuro, se è vero che la difesa bianconera è uscita dal St Jacob-Park con le ossa rotte, è anche giusto dire che, nella ripresa soprattutto, è mancato un filtro efficace a centrocampo. La situazione è migliorata con il cambio di modulo (anche se il Basilea, probabilmente, spingeva di meno): anche davanti, a una domanda specifica, Rosseti ha fatto sapere di avere gradito. Insomma, si apre un nuovo tema tattico: sabato arriverà il Losanna, che le cose migliori le ha fatte vedere giocando con tre uomini in difesa. Vedremo, a questo punto, come si schiereranno i bianconeri: si tratta di una partita delicata, e di tre punti importanti per la classifica e per l’ambiente, anche se le sconfitte delle concorrenti dirette per la salvezza hanno, sicuramente, tolto un po’ di pressione. Ma il campionato è ancora lunghissimo.