In una conferenza stampa Claudio Damini, vicepresidente del CPA di Bolzano e coordinatore del SGS, spiega come stia crescendo il settore giovanile e scolastico bolzanino a livello calcistico: “Con i tempi che corrono va anche bene che il movimento riesca ad esprimere questi numeri. Oggigiorno i giovani hanno a disposizione varie opzioni in ambito sportivo, per cui i ragazzi di si dividono tra le varie discipline. Nonostante ciò, il nostro movimento calcistico mantiene numeri importanti e ciò rappresenta motivo d’orgoglio”.
Il movimento cresce e si ramifica ma Damini analizza freddamente la situazione e riesce a delineare quali sono i passi ancora da compiere: “Sono convinto che il non potersi confrontare in un modo più ampio con squadre di fuori provincia, abbia contribuito a ridurre il tasso tecnico ed anche culturale. Faccio un esempio banale ma importante: per i nostri ragazzi andare a giocare a Trento e legare questo momento alla visita della città o dei dintorni rappresentava un momento di crescita culturale che adesso, purtroppo, non c’è”.
La nota dolente è quella relativa al calcio femminile che, in controtendenza, ha accusato un momento di flessione: “Sicuramente bisogna intervenire dalla base. Voglio impegnarmi in questo settore per poter individuare delle linee maestre. Ci sono stati dei contatti con l’intendenza di lingua italiana e tedesca, perché vorrei portare il calcio femminile nelle scuole primarie. Ho partecipato ad un incontro con esperti del calcio del nord Europa, i quali hanno detto che per creare i presupposti per il successo del calcio femminile, bisogna che le bambine prendano contatto con questo mondo ancor prima dei dieci anni d’età. Le scuole primarie devono prendere atto di questo, caso contrario il movimento non godrà del suo giusto sviluppo”.