Editoriali

Ai nastri di partenza

Sulla carta rischia di essere tra i campionati meno equilibrati in Europa, in realtà il campo potrebbe dire il contrario. La Juventus parte chiaramente con i favori del pronostico in questa Serie A: aveva già l’organico più forte ed è riuscita a strappare i due migliori giocatori (Higuaín e Pjanić) alle formazioni arrivate rispettivamente seconda e terza nello scorso campionato. Un capolavoro che, nell’immediato, dovrebbe dare ai bianconeri la possibilità di giocarsi per davvero le proprie carte anche in Europa: in realtà il lavoro sarà piuttosto complicato, almeno sul fronte Champions League, perché il blocco difensivo ha un anno in più e a centrocampo è andato via Pogba, tutto questo dopo aver già ceduto l’anno scorso Pirlo e Vidal: Della mediana titolare nella finale di Berlino 2014, in pratica, è rimasto soltanto Marchisio (infortunato sino a metà ottobre almeno).

Alle spalle della Juve è praticamente impossibile dire quali saranno i piazzamenti a fine stagione. L’Inter è probabilmente la squadra che si è rinforzata di più (e potrebbe chiudere in bellezza piazzando i colpi João Mário e Gabigol), ma in una sola estate ha cambiato proprietà, allenatore (a quindici giorni dall’inizio del campionato) e potenzialmente quattro o cinque titolari. Napoli dovrà reagire al trauma impartito da Higuaín, magari cedendo le chiavi dell’attacco a Gabbiadini – o a Milik, che dovrà dimostrare di essere pronto a giocare contro difese più educate tatticamente rispetto a quelle olandesi. Nell’ipotetica griglia di partenza seguono Fiorentina (rimasta immobile rispetto alla stagione passata) e Milan, con i rossoneri che hanno dimostrato di non avere una strategia chiara sul mercato per rafforzare la rosa.

Quali possibili sorprese per questa stagione? Il Torino, tra le formazioni immediatamente dietro le big, è forse la squadra che incuriosisce di più grazie a un mix giovani/veterani molto interessante. Occhio alla Sampdoria, scheggia impazzita di questo campionato, in grado di piazzarsi nella metà di sinistra della classifica qualora alcune scommesse dovessero rivelarsi azzeccate. Lo stesso discorso, però, si può fare anche vedendo il bicchiere mezzo vuoto: cambiando così tanto e acquistando calciatori che poco hanno dimostrato in Serie A, c’è il rischio di ripetere il disastro della stagione 2010/2011, quella della retrocessione.

Il calendario propone subito due incontri molto interessanti e per nulla scontati: la Roma, con la testa al preliminare di Champions League contro il Porto, riceverà alle ore 18 l’Udinese che, nella prima giornata della scorsa stagione, andò a prendersi tre punti allo Juventus Stadium. Nel secondo anticipo, invece, una classica del campionato italiano con la Fiorentina pronta a sfidare la truppa di Allegri a Torino; sarà la prima del duo Higuaín-Dybala in attacco, la curiosità è tanta.
A Verona, domani, andrà in scena il primo atto dell’avventura nerazzurra di Frank De Boer, in contemporanea con l’esordio in Serie A del Crotone in casa del Bologna. E’ solo la prima giornata, in fase di compilazione dei calendario non sono stati inseriti volutamente scontri diretti tra big del campionato, eppure ci sono almeno tre incontri che meritano di essere visti e che possono offrire spunti tattici interessanti. Bentornato, campionato.

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Alessandro Lelli