Nemmeno le medaglie arrivate dai Giochi Olimpici di Rio hanno potuto fermare l’ira del Ministro dello Sport ellenico Stavros Kontonis. Il cambiamento di pelle è stato istantaneo: dall’orgoglio e la gioia con cui i complimentava per gli ori della Korakaki nel tiro e di Leftheris Petrounias agli anelli, alla stoica indignazione con cui firmava la lettera di rinvio dell’inizio della Super League, il passo è stato molto breve.
Kontonis non le ha mai mandate a dire e il suo modo di porsi estremamente diretto e risoluto è stato la principale caratteristica di uno dei ministri sportivi più energici e invadenti di sempre. La sua longa manus arriva fin dove l’EPO e la FIFA non desiderano, causando più di un malumore tra i dirigenti. Già promotore di diverse interruzioni del campionato e di una tolleranza zero verso i disordini allo stadio, oggi Kontonis non parla solo di tifosi. Finalmente.
La lettera con cui il ministro comunica la sua decisione e i motivi che l’hanno spinto a prenderla è un elenco sistematico dei maggiori problemi del calcio greco; un elenco in cui i tifosi violenti e il tifo organizzato si piazzano all’ultimo posto. Ecco i sei punti principali che Kontonis intende discutere con gli alti gradi della FIFA, per dare una svolta al podosfero.
Per tutti questi motivi si è reso necessario posticipare l’inizio del campionato. Kontonis ci tiene a far sapere che “il Governo non chiude gli occhi” davanti ai problemi infiniti del calcio greco. I tifosi violenti sono solo il problema maggiormente visibile e finalmente è stato messo nero su bianco dalla massima autorità sportiva ellenica.