Olimpiadi Rio 2016, Basket: la presentazione delle semifinali

I quarti di finale di Rio 2016, sulla carta, avrebbero dovuto far brillare gli occhi di tutti gli appassionati di pallacanestro. In realtà tutto questo non è avvenuto perché l’unica partita veramente tirata è stata quella delle tre del mattino, nel derby tra Croazia e Serbia. Le altre hanno avuto uno scarto piuttosto ampio e, per certi versi, anche imprevedibile: che l’Australia fosse una squadra combattiva e mai doma non lo avrebbe messo in dubbio nessuno, ma in pochi invece si aspettavano che la Lituania si sarebbe sciolta come neve al sole proprio contro Dellavedova e compagni. Il tabellone delle semifinali di Rio 2016 offre USA-Spagna, in un remake della finale di Londra 2012, e Australia-Serbia.

STATI UNITI

Nonostante questa nazionale sia abbastanza criticata in casa propria per via di risultati non eccezionali, c’è da dire che sino adesso hanno comunque compiuto un percorso netto. I quintetti messi in campo da Mike Krzyzewski non hanno convinto, specie perché avrebbe sulla carta una quantità di soluzioni praticamente infinite; i due successi abbondanti contro Cina e Venezuela hanno illuso i tifosi statunitensi, che invece hanno sofferto e non poco contro Australia, Serbia e Francia. Il rotondo successo nei quarti di finale contro l’Argentina ha vendicato la sconfitta del 2004, ma contro la Spagna servirà una circolazione di palla più fluida, meno isolamenti e tanti minuti col quintetto basso.

SPAGNA

Un torneo a due facce per gli iberici: partiti malissimo contro Croazia e Brasile, hanno rotto il ghiaccio con la Nigeria prima di piallare Lituania e Argentina. Contro la Francia è stato uno show collettivo, con Mirotic ed Hernangomez sugli scudi. La chiave del possibile successo sarà Pau Gasol, che dovrà affrontare diversi tipi di avversari. Dal duo Cousins/Jordan ai possibili “5 tattici” come Draymond Green e Kevin Durant, passando per quel Carmelo Anthony che recentemente è diventato il miglior realizzatore nella storia della nazionale USA.

AUSTRALIA

Una squadra che non può non essere entrata nel cuore di tutti gli appassionati di basket: al di là del fattore emotivo e caratteriale, comunque, c’è anche molto talento tra le fila australiane. Patty Mills sembra essere tornato quell’uomo in missione che, dalla panchina, contribuì in maniera significativa al successo dei San Antonio Spurs nel 2014. Dellavedova, invece, ha fatto vedere ottime cose in difesa (e si sapeva) mentre non ci si aspettava assolutamente tutta questa qualità in fase di playmaking: bene, a tratti benissimo anche Bogut sotto le plance, e il contributo in fase difensiva dell’ex Golden State Warriors sarà fondamentale contro la Serbia.

SERBIA

Dopo aver concluso al quarto posto il girone A, la Serbia è riuscita a imporsi nel derby contro la Croazia nonostante un quarto periodo giocato al di sotto delle proprie possibilità. La sconfitta di misura contro la Francia avrebbe potuto demolire un ambiente che vive d’entusiasmo e dei colpi di genio di Teodosic, già autore del passaggio del torneo. Chiave della semifinale sarà il matchup tra il neoacquisto di Milano, Raduljica, e Bogut; così come le percentuali di Bogdan Bogdanovic.