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Milan-Torino: precedenti, statistiche e curiosità

La sorte offre sùbito a Mihajlović la possibilità di “vendicare” il suo ultimo esonero, anche se la proprietà del Milan nel frattempo è cambiata, passando in mano ai cinesi. Il Torino metterà alla prova l’11 di Montella che, in estate, ha mostrato segnali positivi per quanto riguarda il gioco ma, allo stesso tempo, gravi carenze a livello qualitativo.

I PRECEDENTI – L’anno scorso il Milan, allenato da Mihajlović, riuscì a superare il Torino grazie a un gol di Antonelli che fissò il risultato sull’1-0. L’ultimo pareggio si registrò nella stagione 2013-2014, quando Immobile e Rami misero la loro firma sull’1-1 finale. I granata non espugnano San Siro dal campionato 1984-1985, quando un gol di Dossena bastò per avere la meglio sui rossoneri. I risultati più eclatanti tra le due società al Meazza sorridono ai padroni di casa, che fecero la voce grossa soprattutto in due occasioni: nel 1950 il diavolo travolse il toro con 7 reti a 0, mentre nella stagione 2001-2002 si fermò (si fa per dire) sul 6-0 (tripletta di Inzaghi, rigore di Pirlo, rete di Serginho e autogol di Fattori).

LE STATISTICHE – Le statistiche delle sfide disputate a San Siro tra Milan e Torino sorridono ai padroni di casa: in 70 partite i rossoneri hanno collezionato 41 vittorie, 18 pareggi e 11 sconfitte, segnando 125 reti e subendone 49. Tenendo conto anche delle sfide disputate nella città della Mole, nel totale dei 140 incontri il Milan rimane in vantaggio con 58 successi a 31 (51 i pareggi), con 217 gol realizzati e 136 incassati. Mihajlović ha collezionato, alla guida del Milan, 13 vittorie, 10 pareggi e 9 sconfitte; il tecnico serbo, in veste da allenatore, ha affrontato il diavolo anche da avversario: nei 10 confronti il tecnico serbo ha perso 6 volte e pareggiato in 3 occasioni, vincendo solo la prima sfida, che era anche la sua prima gara in Serie A da allenatore in assoluto, nel 2008-2009 sulla panchina del Bologna.

Montella non ha ricevuto dal mercato tutto ciò che avrebbe desiderato ma, in attesa dei grandi investimenti di gennaio, il suo compito consisterà nel dare un’identità di gioco al gruppo attuale: prevediamo una partita difficile per i rossoneri, pronostichiamo dunque il segno x.

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Stefano Tomat