Sarà un’eredità pesante quella che avrà Rodrigo de Paul all’Udinese. Il nuovo acquisto bianconero infatti dovrà vestire la maglia numero 10 che è stata indossata, fino alla scorsa stagione, da Totò Di Natale. L’ingaggio dell’ala argentina rappresenta un investimento importante per la società friulana, che conta di rilanciare un giocatore messosi in grande luce in patria con il Racing, che ha però faticato nell’ultima stagione a Valencia. De Paul, che ha compiuto ventidue anni a maggio, ha dimostrato già una certa personalità scegliendosi un numero di maglia così importante ed è pronto a rilanciarsi. Ala sinistra, può giocare sia in un centrocampo a quattro o a cinque largo, sia in un tridente offensivo. Bravo nel dribbling e nello spunto in velocità, l’argentino ha sempre difettato però nella sua ancora breve carriera di freddezza sotto porta, con appena otto reti segnate in più di cento partite.
Nato a Sarandí, è cresciuto calcisticamente nel Racing di Avellaneda, con cui fece il suo esordio in una partita ufficiale a diciotto anni nella stagione 2012/2013. Dopo due ottime stagioni, viene ingaggiato dal Valencia, ma la sua avventura in Spagna non decolla e de Paul colleziona trentaquattro presenze in due anni segnando appena un gol e subentrando spesso dalla panchina. Il 4 febbraio del 2016 sceglie così di tornare al Racing in prestito, comunque non riuscendo a ripetere quanto fatto vedere durante la sua prima parte di carriera in biancoceleste. Quando arriva la chiamata dell’Udinese, l’argentino non ci pensa su due volte e accetta decidendosi di rimettere in gioco in Italia.
Lo prendiamo al Fantacalcio? Sì, ma solo spendendo pochi crediti. La quasi certezza di ritagliarsi un posto da titolare nel reparto offensivo friulano fanno di lui un investimento interessante, soprattutto perché inserito tra i centrocampisti del listone. I pochi gol segnati però rischiano di garantire scarsi punti di bonus e quindi meglio evitare di sceglierlo come titolare del vostro reparto. Altro punto debole potrebbe rivelarsi il carattere di de Paul, che per esempio a Valencia si fece cacciare dopo due minuti dal suo ingresso in campo rimediando quattro giornate di squalifica.