Da venerdì scorso, come noto, Didier Tholot non è più l’allenatore del Sion: il comunicato ufficiale del club ha parlato di un “comune accordo tra Christian Constantin e l’allenatore francese, che hanno deciso di sospendere, con effetto immediato, la loro collaborazione”. Il nome del successore, tuttavia, non è però ancora uscito dal cilindro presidenziale, come ci si sarebbe aspettati, visto il blasone del club; e la cosa sta creando non poche preoccupazioni alla tifoseria vallesana, nota per essere la più calda e appassionata della Confederazione.
Bocche cucite da parte dei vertici del club vallesano: sia il presidente Constantin, che il Direttore Generale del club, Marco Degennaro, non fanno trapelare nulla. In panchina, sabato a Romont, per la Coppa svizzera (vittoria per 1-6) assieme al vice di Tholot, Amar Boumilat, c’era anche il vulcanico presidente dei biancorossi. La candidatura di Murat Yakin, che era data per probabile da diversi cronisti vallesani, sembra essere tramontata. Ma, con il presidente del Sion, nulla è impossibile: la fiducia dei tifosi per il massimo dirigente, nonostante lo sconforto per l’ultimo e inatteso posto in graduatoria, resta elevata. Nelle prossime ore, probabilmente, la decisione: tuttavia, non è escluso che, in attesa di una candidatura ritenuta adatta, si vada avanti con secondo e presidente in panchina ancora per qualche tempo.