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Allsvenskan: ha 17 anni l’invasore di campo di Jönköping

“Spero che chi ha fatto questa cosa venga duramente sanzionato”: questo è stato il commento, a caldo, del giocatore dell’Östersund Saman Ghoddos ai colleghi svedesi di Sportbladet, subito dopo l’invasione di campo avvenuta ieri allo Stadsparksvallen di Jönköping, dove un giovane mascherato ha attaccato il portiere della squadra ospite Aly Keita, durante l’incontro Jönköping-Östersund, valido per la 18/a giornata dell’Allsvenskan, nei minuti finali della partita, con le squadre sull’1-1. “Poteva essere una tragedia” ha chiosato ancora il giocatore. “Inizialmente abbiamo pensato si trattasse di un sostenitore che stava correndo per divertimento, o per abbracciare qualche giocatore. Poi, quando ci siamo resi conto di cosa stesse succedendo, è stato un attimo: siamo corsi per evitare il peggio. Certo, siamo abbastanza preoccupati per la nostra incolumità”  ha quindi concluso il giocatore. Il portiere assalito, comunque, sta bene, e presto potrà probabilmente tornare in campo, già nel prossimo fine settimana.

A seguito di accertamenti, si è scoperto che l’aggressore è un minorenne (17 anni), residente a Södertälje, cittadina nei dintorni di Stoccolma, che ha vissuto il proprio momento di celebrità negli anni ’70, visto che il tennista Björn Borg è crescuto lì. Si trova in stato di arresto, ed è stato interrogato, nella notte, dai Pubblici ministeri. Non ci sono indiscrezioni sul movente dell’episodio; tuttavia, sembra che la persona, dopo essere stata bloccata dagli addetti alla sicurezza, abbia detto di avere messo una bomba sugli spalti. Alcuni testimoni hanno riferito che, prima di compiere il proprio gesto, avesse lasciato una borsa nera sulle tribune. Tuttavia, una successiva ispezione dell’impianto, da parte della polizia, non ha evidenziato nulla di anomalo.