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Verso la RSL svizzera: il Basilea

Il Basilea, pluricampione di Svizzera, è squadra che non ha bisogno di presentazioni particolari: con sette titoli consecutivi, sono da anni i dominatori assoluti e incontrastati del calcio svizzero. Impossibile non pronosticarli ancora favoriti per la vittoria finale, nonostante l’abituale partenza, come accade a ogni sessione di mercato, di buona parte dei suoi gioielli. La politica dei renani è infatti nota: valorizzare, grazie alla visibilità internazionale, giocatori di talento, realizzando un plusvalore economico, talvolta anche notevole.

Il gran numero di spettatori che segue la squadra (mediamente molto sopra le 20.000 presenze di media al St-Jacob Park) fanno il resto, collocando il club a livelli economici irraggiungibili per le altre contendenti. Se questo sia un bene o un male, per il movimento calcistico rossocrociato, non è ancora stato stabilito; di sicuro, l’ottimo rendimento dei renani nelle competizioni europee, nelle ultime stagioni, ha garantito al calcio elvetico l’avanzamento nel ranking UEFA.

Il modello sarebbe esportabile anche in realtà simili, per bacino d’utenza e capienza degli stadi (Zurigo, Berna, Ginevra, giusto per fare qualche esempio): che poi sia difficile da replicare, per i fattori più diversi, questo è un altro discorso. Di sicuro, da queste parti si pianifica tutto nei minimi dettagli (quest’anno c’è stato un cambio anche nello staff medico: è arrivato Werner Leuthard dalla Germania), senza lasciare nulla al caso. Ma, soprattutto, si punta sui talenti più cristallini, che vengono strappati alla concorrenza grazie ai fondi ricevuti dall’UEFA per le partecipazioni alle competizioni internazionali.

Il club, quest’anno, ha visto la partenza del talentuoso Breel Embolo, emigrato in Germania (Schalke 04) dopo un Europeo tutto sommato non esaltante. Il giovane attaccante ha avuto infatti una primavera difficile, culminata con un infortunio nella fase finale del campionato, che ne ha influenzato non poco le prestazioni nella Nati. Aggiungiamoci anche che l’ormai ex renano gioca più volentieri nel ruolo di Shaqiri che in quello di Seferović, che è stato chiamato a sostituire, e il gioco è fatto. Sono partiti, anche, Aliji, Itten e Safari, mentre Philipp Degen e Walter Samuel hanno smesso di giocare.

Parecchi, invece, gli arrivi: oltre qualche promozione dall’U21 (Cümart, Pikel, Hunziker), sono arrivati alla corte di Fischer (confermatissimo) il terzino Éder Balanta dal River Plate, il trequartista Kevin Bua dello Zurigo, l’attaccante Seydou Doumbia dalla Roma, Mohamed Elyounoussi (dal Molde), il talentino Dereck Kutesa del Servette e altri (Djordje Nikolić, Blas Riveros, Geoffroy Serey Die). Come sempre, un mix di giocatori affermati di buon livello e promesse, magari da girare in prestito, in giro per la Svizzera, a Natale.

La RSI, in particolare, ha intervistato Kevin Bua, lo scorso anno protagonista nella sfortunata stagione dello Zurigo: “La concorrenza è agguerrita, ma sarà l’allenatore a decidere, non la vedo come un fattore negativo. Anzi, credo che l’antagonismo tra i compagni sia un bene per il singolo e per la squadra. La Nazionale? È sicuramente un sogno, un obiettivo, e Basilea può dare la giusta visibilità: però, oggi come oggi, non ci penso. È più importante dimostrare le mie qualità; poi, la convocazione sarà una logica conseguenza.”

Ovviamente, i renani sono favoriti in entrambe le competizioni nazionali. Hanno avuto un’estate finora non troppo lusinghiera a livello di risultati nelle amichevoli (neppure una vittoria in sei partite giocate e, soprattutto, parecchi gol subiti): ma c’è anche da dire che hanno tarato la preparazione tenendo conto che non avevano, quest’anno, la spada di Damocle dei preliminari di Champions League (sono infatti ammesso di diritto alla fase a gironi). Inizieranno il campionato in casa, affrontando subito una rivale ostica: quel Sion che cercherà di dar loro filo da torcere, soprattutto in Coppa, dove ha prevalso nelle ultime due stagioni (brucia ancora la finale persa, nella stagione 2014/15, per 0-3 nello stadio di casa): quest’anno, i rossoblù vogliono radere al suolo ogni ostacolo tra loro e la doppietta. Vedremo cosa saranno in grado di fare: per ora, a loro e a tutti noi che seguiremo quest’appassionante annata di calcio in Svizzera, buona stagione, e buon divertimento!

(9 – Fine)