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Verso la Russian Premier League 2016/2017- il Terek Grozny

A pochi giorni dall’inizio della venticinquesima edizione del campionato russo Mondopallone vi porta alla scoperta, in maniera dettagliata ed analitica, delle sedici squadre che compongono tale torneo. Oggi tocca al Terek Grozny.

UNA CRESCITA GRADUALE, MA MANCA L’ACUTO-Negli anni, tranne le parentesi Gullit e Krasnozhan, il Terek ha sempre messo in mostra una solidità spesso sconosciuta alle altre “provinciali”, ottenendo la salvezza con largo anticipo e regalandosi qualche scalpo importante, soprattutto tra le mura amiche. In Cecenia, però, si aspettavano forse anche qualcosa in più, vedendo quanto raggiunto da altre compagini non di certo superiori (come il Rostov, che ha vinto una coppa di Russia e giocherà tra pochi giorni i preliminari di Champions League). Kadyrov ha avuto il merito di progettare una crescita lenta ma inesorabile, senza capricci o scelte scellerate. Ora, però, attende anche qualche risultato di un certo peso. Come l’Europa.

LA DIFESA: VOTO 6,5-La retroguardia della compagine cecena è un reparto abbastanza collaudato, che nel corso delle ultime stagioni non ha subito grossi mutamenti. Il portiere titolare dovrebbe essere l’ucraino Godzyur, anche se Gorodov si gioca le sue chance. Per quanto riguarda invece la linea difensiva, il Terek può usufruire di una serie di giocatori di livello: il capitano e trascinatore Utsiev rappresenta uno stantuffo ineguagliabile sulla fascia, ben coadiuvato sull’altro lato dall’australiano Wilkshire. In mezzo la coppia Rodolfo-Semenov non dispiace: il brasiliano conosce bene il torneo per i suoi trascorsi alla Lokomotiv, il secondo è uno dei centrali difensivi più promettenti in Russia, nazione che deficita e non poco in quella zona del campo. In estate è arrivato in Cecenia, inoltre, anche il giovane Sergej Bryzgalov dallo Spartak Mosca. Niente rinnovo invece per Komorovski e Ojalà, mentre è rimasto il rude Warken.

IL CENTROCAMPO: VOTO 6,5-L’addio di Rybus ha pesato molto nell’economia di un reparto che negli anni è stato il fiore all’occhiello della squadra cecena. Assieme a lui ha salutato Grozny anche l’istrionico mediano Aissati. Gli uomini di maggiore spicco sono i russi Oleg Ivanov, encomiabile centrocampista ed eclettico jolly nella fase offensiva, e Igor Lebedenko. La fase difensiva invece è compito dell’uruguagio Piris e di Kuzjaev. Completano il centrocampo Mirzov, Grozav (doppietta alla Roma in amichevole pochi giorni fa), l’atteso Ken e Kadyrov, il giocatore più basso dell’intera RPL con i suoi 164 cm.

Razman Kadyrov, istrionico presidente del Terek Grozny.

L’ATTACCO: VOTO 6-Mbengue e Mitrishev. Sono loro i due i fari del reparto offensivo dopo le partenze di Ailton e Kanu. Il giocatore africano potrebbe consacrarsi definitivamente quest’anno, dopo un discreto 2015/2016 concluso con sette gol all’attivo. Curiosità anche per l’albanese Balaj, appena giunto dal Rijeka, mentre Sadaev non appare un uomo di rilievo nelle rotazioni di Rakhimov. Presente in rosa anche il giovane ceceno Apti Akhyadov.

L’ALLENATORE: RASHID RAKHIMOV-Tra il tecnico tagiko e il Terek si è instaurato fin da subito un rapporto vincente: Rakhimov ha seguito le orme di Cherchesov, che ben si disimpegnò in Cecenia dopo la negativa parentesi a Mosca, e ha risollevato un Terek che con Krasnozhan non riusciva ad allontanarsi dal fondo della classifica. Il Terek, fin dalla sua promozione nel 2008, non ha mai seriamente lottato per non retrocedere, ma non è nemmeno mai riuscito a insidiare le squadre più forti. L’Europa League potrebbe essere la sfida intrigante per quest’anno, fondando come al solito la propria classifica sugli incontri della Akhmat Arena.

LA STELLA: OLEG IVANOV-Uomo d’esperienza, Ivanov veste la casacca biancoverde dal 2012. Può occupare qualsiasi posizione sulla linea mediana, abbinando tecnica e visione di gioco alla capacità di interdizione: è un giocatore completo, quasi un lusso per un club che, come detto, non riesce ancora a fare un salto di qualità. La sua conferma, a tal proposito, rappresenta una base solida per intraprendere un processo di crescita costante.

LA FORMAZIONE TIPO-La rosa del Terek non permette grosse scelte, ecco lo schieramento che proponiamo noi.

LE PUNTATE PRECEDENTI:

Ural Ekaterinenburg
Tom Tomsk
Arsenal Tula
Fk Krasnodar