Editoriali

L’equilibrio oltre la Juve

Facciamo questo gioco di fantasia, tanto è estate, è tempo di calciomercato e non costa nulla: ammettiamo che la Juve riesca nel suo intento di acquistare Gonzalo Higuaín dal Napoli.
Boom.

Facciamo anche un altro gioco: cerchiamo di non pensare alle conseguenze ambientali che potrebbe avere il passaggio del Pipita da Napoli a Torino, proviamo a tenere fuori tutte le polemiche e contestazioni che ne deriverebbero.
Proviamo solo a pensare al fattore tecnico. La Juventus in una sola estate compra i miglior giocatori della seconda e della terza in classifica (non dimentichiamoci di Pjanić).

Bene, partiamo da qui.
La prima osservazione, abbastanza semplice direi, è che la Juventus può già dire di essere campione d’Italia 2016/2017. Aveva già pochi rivali prima, eliminando così la concorrenza e rafforzandosi oltremodo la partita può già considerarsi chiusa. Poi il calcio è strano, Beppe (cit.), ma le premesse ci sono davvero tutte.
La seconda osservazione, sicuramente più interessante, è che se guardassimo la cosa da un diverso punto di vista, il resto della Serie A diventerebbe, di colpo, molto più affascinante. Che interesse c’è nel vedere vincere il campionato a febbraio-marzo diventando come la Ligue 1 dominata dal PSG? Beh, non ci sono mica solo tifosi juventini in Italia e, soprattutto, non tutte le squadre partono per vincere il campionato. Quindi, di fatto, il fatto che la Juve stia indebolendo la seconda e la terza in classifica è addirittura un vantaggio per le altre: Inter, Milan, Fiorentina, Sassuolo, Lazio.

Due acquisti del genere messi a segno dai bianconeri avrebbero come conseguenza anche il rendere la corsa agli altri due posti Champions molto più agguerrita di quanto non sia stata la stagione scorsa, con Juve, Napoli e Roma che a un certo punto hanno staccato le altre e hanno fatto una corsa a sé. Nelle previsioni, se il primo posto è già assegnato, la battaglia per andare in Champions potrebbe durare di più, essere più incerta, coinvolgere più squadre.

Il livellamento dei valori non può che essere un bene, ai fini dello spettacolo. Tecnicamente avremmo due livelli, parlando delle prime sette-otto squadre del campionato: quello più alto, occupato solo dalla Juve, quello più basso occupato da tutte le altre. Tipo la Bundesliga, con il Bayern che ogni anno parte già vincitore e le altre a lottare per un posto “al sole”.
In attesa che il livello torni a essere uno solo come ai tempi delle ormai dimenticate “sette sorelle”, potrebbe essere una buona soluzione. Non per i tifosi di Roma e Napoli, ovviamente. Ma per lo spettacolo sì.

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Francesco Mariani