Francia-Portogallo, ovvero quelli che hanno Cristiano Ronaldo contro quelli fortisismi nell’arte di scriversi i tabelloni dei tornei di casa. Pensi di sapere chi vincerà? Non lo saprai veramente se non avrai seguito lo Sghimberlo!
0′ – Inizia la finale di EURO 2016. Tutto il mondo tifa Portogallo, mentre è già partita la raccolta firme per il referendum: “Vuoi evitare che la Francia ospiti ancora un torneo calcistico?”.
5′ – Cinque minuti di gioco e il Portogallo ha già eguagliato il numero di minchiate difensive commesse dall’Italia nel XXI secolo. Francia stabilmente nell’area piccola degli avversari.
7′ – Altra scorribanda dei bleus. L’arbitro ha consegnato fischietto e cartellini al giudice di linea dell’area portoghese.
9′ – Cristiano Ronaldo dolorante a bordocampo. Se dovesse uscire, per la quotazione del Portogallo nei siti di sportsbetting occorrerebbe convocare il commercialista di Bill Gates.
13′ – Il possesso palla portoghese non supera il 30%, ma bisogna considerare che un 22-23% è accreditato al portiere Rui Patricio.
17′ – Cristiano Ronaldo messo KO dall’attacco di una falena. È vero che è lui la luce della squadra portoghese, ma…
20′ – Ronaldo sempre a bordo campo, mentre il medico sociale portoghese tenta di trapiantargli la gamba di Moutinho pur di riavere in campo l’asso del Real Madrid.
21′ – Torna in campo CR7, ma siccome la gamba di Moutinho è lunga 20 cm in meno, ora Ronaldo cammina come il dottor House sull’autobus.
24′ – Pronto a uscire Cristiano Ronaldo, che non riesce a correre. Licenziato il medico portoghese e assunto in corsa l’intero staff dei meccanici Ferrari.
25′ – Dentro Quaresma, che come tutti sanno è il periodo di penitenza che precede la Pasqua. In genere dura 40 giorni, ma in certe occasioni può durare 65 minuti.
27′ – Portate al suicidio tutte le vere nazionali con un tabellone scandaloso, e ucciso Cristiano Ronaldo grazie all’addestramento di falene da combattimento, alla Francia bastano solo un paio di rigori per assicurarsi l’Europeo senza aver mai giocato a calcio.
28′ – Giroud tenta di eludere con una finta di corpo un giocatore portoghese. E… niente, faceva già ridere così.
30′ – La Francia avanza ancora il baricentro della gara, che in questo momento è più o meno all’interno della curva portoghese.
31′ – Pur di rientrare in campo, Cristiano Ronaldo ha assunto un medium e gli ha chiesto di farlo entrare nel corpo di Joao Mario.
33′ – Ennesimo errore di José Fonte, pettinato come Legrottaglie ateo.
34′ – Cedric tenta di vendicare CR7 indossando Payet, ma l’arbitro stavolta vede e ammonisce.
35′ – Dal taschino della giacca di Deschamps sembrano spuntare la faccina di un bambolotto con le sembianze di Cristiano Ronaldo e una grossa spilla.
36′ – Il Portogallo si affida ai lanci di Pepe. Suona come: il PdL si affida al sex appeal di Gasparri.
38′ – Ad Adrien Silva restano bloccati entrambi i grilletti del joypad al momento di calciare, costrigendolo a ballare la quadriglia tirolese anziché gettarla in rete. Sfortunato il Portogallo.
44′ – Ricordiamo che il Portogallo indossa la divisa dello staff Alitalia per onorare il raggiungimento della milionesima hostess abbordata da Cristiano Ronaldo in volo.
45′ – Quaresma a terra dopo essere stato picchiato da un commando dell’associazione “Amici del buongusto” per via della foglia di burrata che s’è fatto stampare sul cranio.
48′ – Duplice fischio di Clattenburg. Zero a zero, Francia ai punti, Portogallo che rinuncia al proprio asso Ronaldo, messo KO dalla temibile combo “Calcio rotante di Payet”-“Ah, che schifo, ho una falena sulla faccia!”.
Intervallo – Con Ronaldo fuori dai giochi, Messi in cella e Griezmann rimasto al Vélodrome, si stanno creando le premesse affinché il Pallone d’Oro vada a Saponara dell’Empoli.
46′ – Si ricomincia, e subito la Francia riprende a martellare, con Umtiti che appende un quadro di Délacroix sulla tibia di Nani.
47′ – Fedez ha appena scritto un album sullo scontro di un minuto fa, sfruttando la musicalità dell’asse Umtitì-Nanì.
50′ – Cristiano Ronaldo non si capacita dell’infortunio: “Vi giuro che con le Paillettes mi sono sempre trovato a mio agio”.
53′ – Secondo i Servizi portoghesi, la prossima vittima di Deschamps dovrebbe essere il portiere Rui Patricio. Un nugolo di falene armate fino ai denti si avvicina all’area di rigore.
55′ – Invasione di campo con numero clamoroso delle telecamere che per 40 secondi evitano di riprendere l’invasato pur di scoraggiare esercizi simili. L’idea è buona, ma la tipica mancanza di fantasia francese porta la regia a mostrarci qualsiasi minchiata nei paraggi, compreso il dialogo fra una vedova e un seggiolino vuoto.
58′ – Guadagna metri il Portogallo. Ora Rui Patricio può effettuare i rinvii senza dover chiedere permesso ai difensori francesi.
60′ – Da qualche minuto è entrato Coman, appena pettinato da un ortolano. Potrebbe guadagnare il soprannome leggendario di Coman il rabarbaro.
61′ – Pillola Statistica: in realtà c’è un vero francese in campo. È il numero 5 Raphael, che è nato in Francia e ha sempre giocato in Francia prima di approdare al Borussia. Trascurabile il fatto che stia giocando nel Portogallo.
65′ – Griezmann si divora un gol fatto mentre Raphael era impegnato a farsi spiegare dall’ufficio informazioni per quale motivo indossa la maglia portoghese.
67′ – Entra in campo Joao Moutinho, che monta una gamba di Ricardo Carvalho al posto di quella trapiantata a Ronaldo.
70′ – Si fa largo prepotentemente l’ipotesi che la Francia decida di portarla fino ai supplementari. “Fateci godere, gli Europei in casa sono così pochi…”.
72′ – Fernando Santos sembra John Turturro dopo aver ingoiato il Belgio.
77′ – Con la classica sagacia tattica che lo contraddistingue, il Portogallo ha atteso l’ingresso di Coman per allungarsi. Ora l’ex juventino sembra Garrincha motorizzato Mercedes.
79′ – Fuori Giroud, dentro Gignac. La Francia perde qualcosa in staticità, ma guadagna in vecchiaia.
80′ – Quaresma tenta la rovesciata, ma la foglia di burrata lo sbilancia costrigendolo a colpire il pallone con la milza. Blocca Lloris.
85′ – Ci prova Gignac, che ubriaca di finte l’avversario ma purtroppo ha questo problema di vomitare sempre dopo il secondo doppio passo.
90′ – Siamo in zona gol Francia. Deschamps non si chiama “Didier” a caso.
90′ – Sagna azzecca il primo cross della propria partita, ispirando così una nuova stagione di X-Files.
93′ – Si chiudono i maledetti tempi regolamentari con un clamoroso palo di Gignac, mentre Pepe spiegava al giudice di linea la ricetta del bacalhau.
Intervallo – Il Portogallo potrebbe venire squalificato dal torneo perché considerando tutti i pareggi e relativi supplementari ha giocato praticamente una partita in più.
95′ – Pepe vicinissimo al gol con un colpo di testa. L’arbitro per evitare guai fischia fuorigioco.
96′ – Ricordiamo anche che un gol di Pepe a decidere la finale annulla per un arbitro ogni possibilità di vantarsi con qualcuno di averla diretta.
98′ – Ammoniti in tre minuti Raphael, Matuidi e Carvalho. Chiaramente l’ingresso di Coman ha mandato in coma cardiorespiratorio il povero Clattenburg.
101′ – Solo nel primo tempo supplementare il Portogallo ha perso più palle dell’AssoEunuchi della California.
103′ – Miracolo di Lloris su Eder. Una frase, questa, che ci crea inspiegabilmente una malinconia tremenda.
106′ – Deschamps ha ancora un cambio a disposizione, ma vuole tenerselo per inserire Zaza prima dei rigori.
107′ – L’arbitro assegna punizione e ammonizione contro la Francia per un fallo di mano di Eder (portoghese). Batte Raphael (francese, ma portoghese) e colpisce la traversa. Non si capisce più niente.
109′ – Gol! 1-0 con un destro pazzesco di Eder. Clattenburg sta cercando di capire se ha segnato la Francia o il Portogallo.
111′ – Ci sono gol di Eder che ti buttano tra le fauci di Spagna e Germania, e ci sono gol di Eder che ti fanno vincere un Europeo. E figurati se noi non ci pigliavamo quello sbagliato.
115′ – Il Portogallo dimostra la sua totale insipienza tattica riversandosi nell’area francese. Trapattoni sta cercando la traduzione di Strunz sul dizionario tedesco-portoghese.
119′ – Cristiano Ronaldo ha fiutato odore di Pallone d’Oro e sta cercando il momento giusto per strangolare Deschamps nell’area tecnica francese pur di incidere in qualche modo sulla partita.
120′ – Il Portogallo affida a Joao Moutinho, maestro di omertà, l’onere di tenere la palla accanto alla bandierina in occasione di un corner.
121′ – Ventisei i minuti di recupero.
122′ – Finisce qui Euro 2016. Vince il Portogallo con 6 pareggi su 7 partite, dopo aver affrontato corazzate del calibro di Islanda, Ungheria, Austria e Galles. Se vedete un bookmaker tentare di attraversare un ponte, FERMATELO!
122′ – Pepe che vomita in diretta i bastoncini di pesce è l’immagine perfetta per chiudere questo Europeo. Lo Sghimberlo vi ringrazia, vi saluta e vi dà appuntamento ai prossimi Mondiali, qualora ce ne fossero.