Primo Piano

Sghimberlo di Francia-Islanda – 5-2

Francia contro Islanda. Quelli la cui ricetta della carbonara è spruzzare il liquido delle pile in un tuorlo crudo, contro quelli che usano i vulcani per bloccare il traffico aereo internazionale. Chi vincerà? Scoprilo con lo Sghimberlo!

0′ – Inni nazionali già andati, tutto è pronto per il calcio d’inizio di questa inattesa gara. Noi ne approfittiamo per avvertire che non ci presteremo ai vezzi feticisti dell’alfabeto islandese, pertanto i simpatici caratteri e accenti dei nostri amici nordici verranno sostituiti da jpeg di Hollande mentre si fa il bidet.

2′ – Secondo la RAI, prima della partita è stato cantato un inno islandese uguale a una canzone di Elvis Presley. Non è morto, non è morto!

4′ – L’Islanda ha cominciato a fare melina a -116 dai calci di rigore. Ma sono i nordici a ottenere le prime due palle gol della partita, anche se Lloris non se n’è accorto.

6′ – Primo acuto francese con un destro dello scatenato Payet, che in gioventù ha giocato nell’AS Excelsior, squadra che vanta un’ottima tradizione di portieri. Ma anche di facchini, camerieri e concierge.

11′ – La Francia per arrivare in semifinale ha trovato Albania, Romania, Irlanda e Islanda. Noi abbiamo preso Belgio, Spagna e Germania. Quando Carla Bruni ha detto che avrebbe fatto un calendario, non pensavamo si riferisse a quello di EURO 2016.

12′ – Francia già in vantaggio con il sinistro a incrociare di Giroud, l’amico che nessun fidanzato vorrebbe avere.

14′ – L’Islanda si affida alla “Rimessa a catapulta”, la famosa tattica che permette agli ubriachi islandesi di vomitare nel lavello anche dal salotto.

15′ – Si sa che l’Islanda punta tutto sul fisico, ma finora la tattica di puntare sulla speranza di autocombustione degli attaccanti avversari non ha pagato.

20′ – Raddoppio francese con il primo gol di Pogba, il cui valore balza improvvisamente a 700 milioni dopo essere calato nelle ultime gare al livello proposta di Raiola: “Dopo la pizza gradite un amaro offerto dalla casa, o vi incarto Pogba?”.

21′ – Gentilezza oltretutto superflua, perché Pogba in questo europeo è riuscito a incartarsi anche da solo.

23′ – Francia costantemente nell’area piccola avversaria. Problemi per i bookmaker online, la cui quotazione per il ribaltone islandese ha raggiunto cifre da millennium bug e sta sputtanando il layout.

25′ – Primo affondo nordico con il classico schema da rimessa laterale che ha giustiziato l’Inghilterra del vituperato Hodgson, la cui eliminazione ha innescato in Islanda il referendum per rinominare la capitale da Reykjavik a RoyKjavik.

30′ – Interessante trama islandese sull’asse Arnason-Bjarnason. La mancata presenza di un Trjarnason permette però alla Francia di recuperare il possesso.

35′ – Anche se figura Filippa Lagerback per intortare i giornalisti, il vero allenatore dell’Islanda è Heimier Hallgrimsson, che alterna il lavoro di CT con quello di dentista. In effetti, visto il girone scandaloso acchiappato dall’Islanda, dev’essere un mago delle estrazioni.

38′ – Payet arriva da tutte le parti, a volte anche da più parti contemporaneamente, aiutato dalla proverbiale impenetrabilità della difesa islandese, che se la batte con quella di Sasha Grey.

41′ – Velenosa punizione dell’islanda dalla trequarti. Il lapsus del commentatore Rai (“Lloris stava per essere ingannato dalla traiettroia) dà l’idea della pericolosità di questo pallone.

45′ – 3-0 di Payet e 4-0 di Griezmann. Affonda l’Islanda, e non è colpa del riscaldamento globale ma stavolta della propria difesa, che dà la stessa sicurezza di Jessica Fletcher quando ti incontra per strada e ti chiede come va.

Intervallo – Si chiude 4-0 il primo tempo e la semifinale della parte professionistica del tabellone sarà quindi Germania-Francia, che dà a noi italiani giganteschi problemi sulla scelta di chi gufare. L’altra semifinale invece sarà, come noto, Pontedera-Foggia.

Intervallo – Interessanti, intanto, le dichiarazioni di Zaza dopo il rigore mandato nella ionosfera. “Ho deluso gli italiani, però avevo spiazzato Neuer”. Equivale a dire: “Ho sterminato gli ebrei, ma i cambogiani stanno un incanto”.

46′ – Ricomincia la gara. Considerando che l’Islanda segna un gol ogni 20 rimesse laterali, ne bastano un centinaio nella ripresa per entrare nella storia.

47′ – Tre cambi per Lagerback: Ingason, Finnbogason e la destinazione del volo aereo di stanotte, che non sarà più Reykjavik ma direttamente Stoccolma.

49′ – Francia sempre in possesso palla. Ora la partita è interessante come il Timeo di Platone con Barbara d’Urso al posto di Socrate.

52′ – Avviso Rai: se vedete un pallino blu sul vostro televisore potete cliccarlo per ottenere info supplementari. Se ne vedete tanti nell’area islandese state semplicemente guardando la partita.

53′ – Gudmundsson tenta la sciabolata da fuori. Ora il pallone di Zaza non è più solo nell’Universo.

55′ – L’Islanda riapre di prepotenza la gara con la volée di Sigthorsson che infila Lloris. Se qualcuno ha puntato nell’intervallo sulla vittoria dell’Islanda rischia di ricevere in premio l’Islanda.

58′ – Ammonito Bjarnason dopo aver tentato di trucidare Giroud. Per motivi diversi, esultano simultaneamente 80.000 pescaresi e 160.000 cornuti.

59′ – Giroud ristabilisce le distanze sfruttando l’uscita a farfalle di Haldorsson. Quest’ultimo, oltre che portiere, è un affermato regista nel proprio paese, cosa che inizialmente aveva confuso l’allenatore, anche per via della scarsa attitudine alla comunicazione tipica degli islandesi: “Mi aveva detto di essere un regista e l’ho messo sulla trequarti. Abbiamo perso 15 gironi di qualificazione consecutivi prima che capissi che voleva giocare in porta”.

62′ – Grazie a questa gara, la Francia è riuscita a ridicolizzare anche la classifica cannonieri, dopo il tabellone.

63′ – Su colpo di testa ravvicinato da corner, Lloris si concede un miracolo utile come quello di Gesù quando trasformò l’acqua in tweet di Adinolfi.

66′ – Se si verificasse, questa sarebbe la prima sconfitta dell’Islanda a questi campionati europei. Sono popoli pragmatici, che quando fanno una cosa o la fanno bene o niente.

67′ – Itanto fuori Giroud e dentro Gignac, soprannominato “Cigno Nero”, più per la tendenza a mangiare gli avanzi gettati dai tifosi che non per l’eleganza.

72′ – Dentro anche Mangala, giocatore congolese cresciuto in Belgio e che ha giocato solo in Portogallo e Inghilterra. Insomma l’identikit classico del titolare della Francia.

73′ – Gunnarson tenta di tenere fede al proprio cognome crivellando Griezmann, che da giovane era soprannominato “Il piccolo diavolo”, probabilmente per la comunanza di interessi con il personaggio di Benigni ossessionato dalla gnocca.

76′ – Ora l’arbitro fischia a caso perché anche lui ha cambiato canale e sta guardando una puntata di “The Big Bang Theory”.

84′ – 5-2! L’Islanda ci crede ancora: Bjarnason fa secco Lloris dopo una leggerezza di Matuidi. Quest’ultimo inizò facendo tre anni a Troyes. Ma chi di noi non l’ha fatto a 17 anni?

88′ – Ci rendiamo conto che dopo aver visto l’Italia perdere al 18esimo rigore contro i tedeschi non sia una grande idea fare lo Sghimberlo di una gara con 5 gol della Francia.

92′ – Finita! La Francia accede alle semifinali. L’Islanda esce a testa alta: non è solo una squadra simpatica, ma anche il paese ideale di tutti noi. Non ci sono zanzare, le tensioni sociali sono inesistenti e la criminalità è così bassa che i borseggiatori vengono protetti dalla forestale. Unico lato negativo, il problema delle parentele: essendo vagamente isolati, gli islandesi si sono trombati un po’ tutti fra di loro e ora hanno lo stesso problema degli sceneggiatori di Beautiful. Che in Islanda, però, hanno risolto con un’app (Islendingabók) che ti permette di capire se la tipa che hai in macchina è tua sorella o no.