Il GP d’Europa, che si corre per la prima volta nel circuito cittadino di Baku, in Azerbaijan, conferma la forma di Rosberg, che stacca tutti e vince senza problemi. Secondo il ferrarista Vettel, terzo Pérez su Force India.
La partenza non regala grosse sorprese, visto che i primi quattro della griglia mantengono le posizioni iniziali: così Rosberg, forte della pole conquistata nelle qualifiche, precede Ricciardo e le due Ferrari di Vettel e Räikkönen. Dietro di loro Pérez è più scaltro di Massa e Kvyat e riesce a insediarsi momentaneamente al quinto posto. Nelle retrovie cominciano ben presto le schermaglie, con Hamilton – deludente in prova – che tenta di pianificare la rimonta.
Al quinto giro Sebastian Vettel supera Ricciardo senza troppe difficoltà, anche a causa della poca efficacia delle gomme Ultra Soft del pilota australiano, che è costretto ad anticipare il pit-stop. La prima guida del Cavallino – al contrario di Räikkönen, che sceglie la stessa strategia di Ricciardo – decide di proseguire alla ricerca della “lepre” Rosberg senza fermarsi ai box.
Il pilota della Mercedes continua a fare gara a sè, forte di un largo vantaggio nei confronti del collega della Ferrari, mentre il compagno di squadra Hamilton riesce a risalire prontamente in quarta posizione, prima di fermarsi per il suo primo pit-stop giornaliero. Nel frattempo, mentre Pérez si mantiene ben saldo in terza posizione, Räikkönen approfitta delle difficoltà della Red Bull di Ricciardo per superarlo e agguantare la quarta piazza. Proprio il finlandese, però, viene sanzionato con cinque secondi di penalità, da scontare probabilmente a fine gara, per aver tagliato la linea dell’ingresso dei box.
Al 21° giro Vettel rompe gli indugi e si reca ai box per sostituire i pneumatici e provare a limitare lo svantaggio da Rosberg. Il primo della classe replica la mossa del ferrarista e, dopo un paio di giri con gomme nuove, torna a imprimere il suo ritmo martellante alla corsa. Appena dopo metà gara il distacco tra il tedesco della Mercedes e il duo rosso Vettel–Räikkönen ammonta a 18 secondi, rendendo improponibile avvicinare il leader del Mondiale.
Hamilton non riesce a sfruttare a pieno le prestazioni della sua vettura e deve accontentarsi di mantenere la quinta posizione, mentre Sainz, Wehrlein e Alonso sono costretti – anche se per motivi diversi – al ritiro. Il Gran Premio d’Europa non subisce scossoni fino alla bandiera a scacchi: vince Rosberg su Mercedes, secondo posto per la Ferrari di Vettel, completa il podio la Force India di Pérez. Quarto posto per l’altra Rossa di Räikkönen.
GP Europa – Ordine d’arrivo
Classifica piloti: Rosberg 141; Hamilton 117; Vettel 96; Räikkönen 81, Ricciardo 78; Verstappen 54; Bottas 52; Pérez 39; Massa 38; Kvyat, Grosjean 22; Hülkenberg 20; Alonso, Sainz 18; Magnussen 6; Button 5; Vandoorne 1.
Classifica costruttori: Mercedes 258; Ferrari 177; Red Bull 140; Williams 90; Force India 59; Toro Rosso 32; McLaren 24; Haas 22; Renault 6; Sauber, Manor Racing 0.