Non sembra proprio l’Europeo di Paul Pogba: la stella del centrocampista della Juventus non brilla a Francia 2016 e rischia di oscurarsi a breve per un tempo indefinito.
Ha fatto infatti il giro dei social un’immagine ripresa da una telecamera isolata di BeIn Sport, non diffusa in diretta televisiva ma poi recuperata, nella quale Pogba fa un gesto dell’ombrello (bras d’honeur, in francese) dopo il secondo gol di Payet nella partita di mercoledì sera contro l’Albania.
La tv francese aveva deciso di censurare il video e nella serata della partita aveva chiesto ai suoi giornalisti di non diffondere le immagini del “gesto villano di Pogba” fornite anche dalla Uefa “per evitare inutili polemiche con lo staff e i giocatori della nazionale“. “Siamo tifosi della Francia – ha spiegato il direttore Florent Houzot all’Equipe – e non è il momento di creare una polemica inutile“. Peccato che le immagini siano state prese e diffuse dall’emittente belga RTBF e che ora il caso sia sotto gli occhi di tutti (potete vedere il video alla fine dell’articolo).
A complicare la situazione è arrivato Mino Raiola, agente del calciatore, che ha cercato di difendere il suo assistito prima smentendo categoricamente l’accaduto e poi aveva ridimensionato l’accaduto sostenendo che “Paul non ha assolutamente fatto alcun gestaccio” e che quel modo di esultare “fa parte di una danza che Paul fa con i suoi compagni di squadra“. Alla fine lo stesso Pogba ha dovuto fornire una versione dei fatti, quantomeno la sua: “Voglio dire molto sinceramente e in modo molto deciso che, qualunque possa essere l’interpretazione che si voglia dare alle immagini, non ho mai avuto intenzione di manifestare rivalsa o vendetta per qualsiasi cosa. Ho manifestato la mia gioia con grandi gesti, come è mia abitudine. Ero follemente felice per il risultato e mi sono rivolto verso la tribuna dove sapevo che erano presenti mia madre e i miei fratelli. Ho fatto la mia solita esultanza con braccia alzate e pugni alzati.” Pogba ora rischia di pagare questa sua intemperanza con un provvedimento disciplinare soprattutto dopo la presa di posizione mattutina del sottosegretario allo sport Thierry Braillard che ha ricordato il dovere di essere esemplari dei giocatori della nazionale: “Se l’ha fatto davvero, va punito“. Vedremo le prime reazioni dalla lista dei convocati di Dechamps per la gara della Francia contro la Svizzera.
Al di là del provvedimento disciplinare, rimane incommentabile l’atteggiamento della rete BeIn Sports che ha l’esclusiva sul torneo Uefa e che non solo ha deciso di non trasmettere le immagini incriminate ma ha addirittura detto ai suoi giornalisti di evitare di propagandare le immagini sui social per evitare di creare problemi con lo staff e i giocatori francesi. Questa spiegazione mostra in modo molto pericoloso come il potere mediatico si sia sottomesso alla Federazione senza prevedere che nell’era di Internet quel video sarebbe prima o poi stato diffuso ugualmente. Con questo atteggiamento ci perdono il diritto di informazione e quello di critica e l’immagine di Francia 2016 ne esce ulteriormente deteriorata se non addirittura incrinata. Chi mi potrà ora garantire che qualche altra immagine non venga nascosta per fare un piacere a quella o a quell’altra squadra? Il dubbio è fondato ed è un dubbio di cui dovrebbe occuparsi la UEFA stessa. E alla svelta.