NBA Finals: reazione Cavs, spazzati via i Warriors 120-90 in Gara-3. Serie riaperta sul 2-1
Dopo 7 vittorie di fila tra le Finals della passata stagione e l’ultima regular season, i Warriors si fermano alla Quicken Loans Arena. L’aria di casa trasforma i Cleveland Cavaliers di Tyronne Lue che, nonostante l’assenza di Kevin Love, grazie alle super prestazioni di James, Irving, Jr Smith e Thompson, riaprono la serie sul 2-1 infliggendo un sonoro 120-90 ai campioni in carica.
Primo quarto pazzesco per gli uomini di Tyronne Lue. Ci si aspettava una reazione nervosa e reazione nervosa è arrivata sin dalle prime battute del match. Sul 9-0 Cavs coach Kerr è costretto a fermare la partita ma l’emorragia di punti prosegue; Cleveland, nel giro di pochi minuti, si ritrova sul 19-4. Draymond Green sblocca il punteggio dei suoi ma non basta. 21-8, 27-10 e poi ancora 30-10 per il quintetto dell’Ohio che nei primi 12′ di gioco tira con il 71% dal campo e chiude sul 33-16 con 16 punti, 3 assist e 7/9 dal campo di un Kyrie Irving in grandissima condizione. Golden State, temporaneamente senza Thompson rientrato negli spogliatoi dopo uno scontro di gioco con Mozgov, ritorna sul parquet con un piglio diverso firmando un mini parziale di 4-0 che preoccupa immediatamente coach Lue. Ma dall’uscita dal timeout ci pensa Harrison Barnes a riportare i Warriors sotto la doppia cifra di svantaggio (36-27). Warriors che però non riescono ad avvicinare gli avversari e le palle perse diventano sanguinose quando a 3’30” dalla fine la tripla di Jr Smith fa nuovamente volare i Cavs sul +15. Come spesso è successo in questa serie però, i Cavaliers mollano un secondo la presa sulla gara e Klay Thompson, con 6 punti in fila, riporta la formazione della Baia sul -9 (48-39) a 2’49” dalla sirena. L’attacco di casa si raffredda, Curry non riesce a entrare in partita ed è costretto a sedersi in panchina con 3 falli sul groppone ma con pazienza e una concentrazione diversa, dopo essere stati anche sul -20, i campioni in carica chiudono il primo tempo sul -8 (51-43), un affarone dopo un avvio di gara a dir poco disastroso.
Il lato oscuro dei Warriors è l’approccio in avvio di primo e terzo quarto. Curry & co. rimangono negli spogliatoi e Cleveland scappa subito sul +15 che si tramuta in +19 e +22 (70-48) a 5’48” dalla fine del terzo periodo. Ironia della sorte è il tiro da tre che sta penalizzando e non poco i Warriors che in nessun modo riescono ad accorciare il gap dai padroni di casa. LeBron James, autore di un grandissimo terzo quarto, mantiene a 20 punti di distanza Golden State chiudendo il periodo sull’89-69. Non c’è partita nemmeno nell’ultima frazione di gioco dove i Cavaliers trovano anche il +31 e chiudono poi la sfida sul 120-90 con i 32 e 11 rimbalzi di James, 30 punti di Kyrie Irving, 14 con 13 rimbalzi di Thompson e infine i preziosissimi 20 punti per JrSmith.