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Verso Francia 2016 – Le Nazionali partecipanti: l’Ungheria

 

“Messieurs faites vos jeux”. Chi salirà stavolta sul trono europeo dopo il dominio spagnolo delle ultime due edizioni? Ventiquattro Nazionali si daranno battaglia e si contenderanno il titolo continentale: proviamo a conoscere meglio ciascuna partecipante a Francia 2016 attraverso due appuntamenti quotidiani, uno alle 10 e uno alle 18. Ecco a voi tutte le squadre in lizza.

AMARCORD EUROPEO – L’Ungheria ritorna agli Europei ben 44 anni dopo l’ultima apparizione, con il 4° posto nel 1972. Precedentemente aveva preso parte all’edizione 1964, terminando in terza posizione. Da sottolineare però che allora la fase finale era ancora riservata a sole 4 squadre.

LA STRADA PER LA FRANCIA – Terza classificata nel Gruppo F dietro Irlanda del Nord e Romania, ha raggiunto l’Europeo passando per il playoff contro la Norvegia. 1-0 a Oslo (grazie al gol dell’esordiente Kleinheisler) e 2-1 alla Groupama Arena di Budapest, con reti di Priskin e autorete di Henriksen.

LA DIFESA – In porta una vecchia conoscenza del calcio europeo, quel Király che a 40 anni suonati sta per diventare il più anziano giocatore degli Europei, davanti a Matthäus. Reparto con 4 uomini: sulle fasce Fiola (destra) e l’ex riserva del Newcastle Kádár (sinistra). Al centro dovrebbero giostrare Guzmics (ottimo nel playoff con la Norvegia) e il 23enne Lang, che si giocherà il posto con l’esperto Juhász, però tutt’altro che rapido. Sulla fascia destra, utilizzabile anche come centrocampista, si propone il dinamico Lovrencsics.

IL CENTROCAMPO – Il faro è ancora il 37enne Gera (un decennio in Inghilterra alle spalle), che verrà affiancato da uno dei più giovani della rosa, il ventenne Nagy, o dal più scafato Pintér. I due agiranno qualche metro più indietro al terzetto formato da Dzsudzsák, Kleinheisler (utilizzabile anche a sinistra) e Neméth.

L’ATTACCO – Storck ha tenuto spesso e volentieri in panchina uno dei migliori bomber europei stagionali, Nikolic: il capocannoniere dell’Ekstraklasa polacca ha visto affidato il ruolo di punta centrale a Priskin, autore di una rete nello spareggio e di stanza in Slovacchia. Partono più distanti l’ex ribelle Szalai, da anni in Germania, e Böde, campione d’Ungheria con il Ferencváros da re dei bomber.

IL PUNTO DI FORZA – La squadra è un mix d’esperienza e giovani interessanti, che punterà molto sull’entusiasmo e sull’unità di gruppo. Dzsudzsák è un capitano che ha sciupato la sua carriera, ma può far male dalla destra.

IL PUNTO DEBOLE – La scarsa presenza dei giocatori ungheresi nei migliori campionati europei non aiuta. A parte i pochi senatori, la rosa vanta limitata esperienza internazionale.

IL COMMISSARIO TECNICO – Bernd STORCK (25.01.1963)

Ex giocatore della Bundesliga negli anni Ottanta, ha preso il posto di Dardai sulla panchina della Nazionale nel 2015. Giunto allo spareggio per Euro 2016, ha chiesto e ottenuto da Andreas Möller (suo ex compagno) l’aiuto per preparare il doppio confronto con la Norvegia. Ha richiamato Király e Guzmics, dato fiducia al debuttante Kleinheisler e preferito Priskin a Nikolic. Ha avuto ragione lui.

LA FORMAZIONE TIPO – (4-2-3-1): Király – Fiola (Lovrencsics), Guzmics, Lang (Juhász), Kádár – Nagy (Pintér), Gera – Dzsudzsák, Kleinheisler, Németh – Priskin.

PROSPETTIVE EUROPEE – Con Portogallo e Austria a contendersi i primi due posti, giocherà il tutto per tutto nella seconda gara contro l’Islanda. Parte da una situazione di svantaggio, ma non avrà nulla da perdere.