Zeman: “Stavo bene, ma non ci sono prospettive”
L’ormai ex allenatore del Lugano, Zeman, è stato raggiunto telefonicamente dalla RSI. Ecco le sue principali dichiarazioni: “Non vedevo prospettive; eravamo la squadra con meno possibilità tecniche ed economiche e, visto che mi è stato detto che il budget, quest’anno, sarebbe diminuito ancora di un milione e mezzo, non vedevo come si potesse modificare la situazione, e cercare di fare il gioco che vorrei io, un gioco che, per vari motivi, a Lugano se n’è visto poco. Forse con altri allenatori questa squadra potrà dare di più” sono state le prime parole del boemo, dopo i saluti a giocatori e staff. “Lascio con dispiacere, qui stavo benissimo. Colgo l’occasione per salutare i giocatori, i tifosi e lo staff. Non ho avuto modo di farlo dopo la finale di Coppa.”
Zeman ha poi attaccato Piter Strugar, il manager che ha contribuito a portare tanti giocatori a Lugano spendendo (secondo quanto detto in più occasioni da Renzetti) 100 mila franchi: il costo di un box nel centro cittadino… “Ha sempre parlato male di me, e quando uno lavora per la società non credo sia giusto”. Un fulmine a ciel sereno, che pensiamo lascerà strascichi polemici nei prossimi giorni. L’allenatore ha poi provato a giustificare il perché di tante partite perse, a volte malamente: “La squadra non era costruita molto bene, e io non ho avuto la possibilità di intervenire sugli acquisti, e questo sarebbe accaduto anche quest’anno, con un budget in diminuzione. Non ho pronto niente adesso, non vado a cercare le squadre, mi cercano loro. Il presidente mi aveva chiesto di pensarci qualche giorno, ho rispettato questa scelta, oggi mi sono espresso, e ora sono libero di cercare altre sistemazioni. Ringrazio tutti quelli che sono stati vicino alla squadra, contribuendo al raggiungimento della salvezza.”
Il presidente Renzetti non è, comunque, sorpreso. Ai microfoni sempre della RSI ha rilasciato queste dichiarazioni: “Non sono rimasto sorpreso, dopo Zurigo mi aveva detto che non se la sentiva di fare ancora un annata così impegnativa e difficile. Capisco le sue motivazioni, vuole fare un certo tipo di calcio, e vorrebbe squadre più attrezzate. Credo che la sconfitta in finale, l’avere perso la possibilità di accedere all’Europa League, abbia inciso parecchio.” Come vi avevamo anticipato, i ticinesi puntano ancora a un tecnico proveniente dalla Penisola: “Stefano Vecchi credo sia il favorito per sedersi, la prossima stagione, sulla panchina del Lugano. Certo, ha ancora un contratto con l’Inter, è l’allenatore della Primavera, ma ci lusinga parecchio il fatto che sia disposto a rescindere l’accordo con i nerazzurri, e rinunciare anche a qualche squadra italiana (il Como – ndr) pur di allenare il Lugano”. Qualora, invece, Renzetti decidesse di prendere un allenatore rossocrociato, i siti elvetici indicano come favorito Carlos Bernegger, ex allenatore del Lucerna. Staremo a vedere.