Verso Francia 2016 – Le Nazionali partecipanti: il Portogallo
“Messieurs faites vos jeux”. Chi salirà stavolta sul trono europeo dopo il dominio spagnolo delle ultime due edizioni? Ventiquattro Nazionali si daranno battaglia e si contenderanno il titolo continentale: proviamo a conoscere meglio ciascuna partecipante a Francia 2016 attraverso due appuntamenti quotidiani, uno alle 10 e uno alle 18. Ecco a voi tutte le squadre in lizza.
AMARCORD EUROPEO – Tutta riassumibile negli ultimi venti anni, o quasi, la storia del Portogallo agli Europei. Fatta eccezione per l’edizione 1984, nella quale i lusitani si arresero in semifinale alla Francia di Platini, futura vincitrice, le partecipazioni della Nazionale portoghese alla rassegna continentale sono tutte postume al 1996. Sempre superata la fase a gironi, il miglior piazzamento coincide con la più cocente delusione: il secondo posto nel 2004, sconfitti per 1-0 davanti al proprio pubblico dalla rivelazione Grecia. Nell’edizione più recente, del 2012, la corsa del Portogallo al titolo si è interrotta in semifinale, battuto ai rigori dalla Spagna, poi campione.
LA STRADA PER LA FRANCIA – Una sconfitta, alla prima giornata, in casa contro l’Albania per 0-1, che è costata la panchina all’ex CT Bento, e poi sette successi in altrettanti incontri. Tutti con il minimo scarto di una rete, tutti sotto la guida nel nuovo allenatore Fernando Santos. Fin troppo facile per il Portogallo staccare il pass per questi Euro 2016: inseriti nel Girone I – l’unico con cinque squadre – insieme ad Albania, Danimarca, Serbia e Armenia, i lusitani hanno avuto la certezza della qualificazione con una giornata di anticipo, chiudendo al primo posto del gruppo con 21 punti, 11 gol fatti e 5 subiti, davanti all’Albania ferma a quota 14-
LA DIFESA – “Gallina vecchia fa buon brodo”, suggerisce un detto. Forse preso troppo in parola dal CT portoghese che sembra infatti prediligere una linea difensiva ampiamente over 30. Coppia centrale di lunga data composta da Pepe e Bruno Alves – con Ricardo Carvalho prima alternativa – affiancata da Vieirinha a destra ed Eliseu a sinistra. Probabile sorpresa Cédric Soares, che dovrebbe ritagliarsi spazio come alternativa lungo tutto l’out destro, mentre faticheranno di più a vedere il campo il compagno al Southampton José Fonte e il 22enne Raphael Guerreiro.
A difendere la porta sarà sempre Rui Patrício, tra l’altro anche ottimo pararigori, con Anthony Lopes come vice e l’ex Genoa Eduardo come terza opzione.
IL CENTROCAMPO – È il reparto più giovane e rinnovato dei lusitani, con il solo João Moutinho tra i titolari confermati dall’ultimo Mondiale. Con lui nel primo undici il classe ’92 William Carvalho, già presente a Brasile 2014 e che pian piano si è guadagnato il posto, e l’altro over 27 Adrien Silva. A far da “staffetta” a gara in corso tanta gioventù, cui Santos sta pian piano dando minuti: Danilo Pereira, João Mário, André Gomes e il più “piccolo” della spedizione Renato Sanches, che farà 19 anni solo ad agosto.
L’ATTACCO – Pur schierando prevalentemente il Portogallo col suo naturale 4-3-3, in vista di Francia 2016 Fernando Santos ha dichiarato di voler “scommettere” su un 4-4-2 con attaccanti mobili. Per questo, Éder unica punta di ruolo convocata e spazio a rapidi esterni offensivi come Nani, Ricardo Quaresma, Rafa Silva e – ovviamente – capitan Cristiano Ronaldo.
IL PUNTO DI FORZA – Non è sembrato il miglior CR7 quello visto in campo a San Siro nella finale di Champions League ma resta indubbiamente lui il faro della Nazionale lusitana. Le sue qualità sono note a tutti ed è probabilmente il prototipo più calzante dell’attaccante moderno: corsa, velocità, potenza, doti tecniche e balistiche. Nelle qualificazioni, ha trascinato il Portogallo verso gli Europei con cinque gol in sei incontri da lui disputati.
IL PUNTO DEBOLE – Se il punto di forza della Selecção das Quinas si trova in attacco, è la difesa – per quanto ricca d’esperienza – a lasciare i maggiori dubbi. L’affidabilità di Bruno Alves e – soprattutto – di Pepe è stata più volte messa in discussione, e l’età inizia a essere un peso più che un plus. “Nonno” Ricardo Carvalho, con i suoi 38 anni, può esser un valore aggiunto a gara in corso, non certo il cardine di un tempo.
IL COMMISSARIO TECNICO – Subentrato a Paulo Bento dopo la prima gara di qualificazione a Euro 2016, Fernando Santos ha condotta la Selecção portoghese in Francia con percorso netto, frutto di sette vittorie in altrettante gare ufficiali.
Classe ’54, dopo una carriera da difensore in Primeira Liga, è da allenatore che ha raggranellato i migliori risultati, tra cui spicca il campionato conquistato col Porto. Dal 2010 al 2014 è stato il CT della Grecia: eliminato nei quarti a Euro 2012, durante i Mondiali di Brasile 2014 ha condotto la Nazionale ellenica alla prima storica qualificazione alla fase a eliminazione diretta, sconfitta agli ottavi ai rigori dalla rivelazione Costa Rica.
LA FORMAZIONE TIPO – (4-4-2): Rui Patrício; Vieirinha, Pepe, Bruno Alves, Eliseu; João Moutinho, William Carvalho, Adrien Silva, Rafa Silva; Cristiano Ronaldo, Nani.
PROSPETTIVE EUROPEE – Inserito nel Girone F insieme a Islanda, Austria e Ungheria, il Portogallo non dovrebbe aver problemi a superare agevolmente il primo turno, se non proprio a vincere il gruppo. Già negli ottavi, però, la strada verso la finale si farà in salita visto il probabile incrocio col Girone E (quello dell’Italia), se prima nel proprio gruppo, o col Girone B, se seconda, che presentano entrambi avversarie di levatura. In generale, ai lusitani spetta l’ormai abituale ruolo di outsider: con un Cristiano Ronaldo in giornata possono giocarsela con chiunque, i quarti restano però l’obiettivo più plausibile per gli uomini di Santos.