Il primo guizzo
Il primo guizzo lo ha avuto Milano. 1-0 e la parola ora passa alla Reggiana, chiamata già da gara 2 a rispondere allo strepitoso parziale meneghino della ripresa.
Gara 1 si è chiusa nel migliore dei modi per i detentori della Coppa Italia, contro chi a inizio stagione ha fatto sua la Supercoppa italiana. Tanti saluti a Sassari, a casa già dai quarti e incerottata dopo un’annata da incubo, al suo scudetto e ai fantasmi di un anno fa: Olimpia e Reggiana stanno servendo ai sardi una vendetta lunga almeno quanto una finale scudetto. Ricordandole dove era 12 mesi fa e dove non è adesso, sbattendole in faccia un tricolore che fra poco dovrà scucirsi dalla maglia.
Ecco che, allora, nel giorno di Duško Savanović e Diego Monaldi, primi pezzi di una Dinamo che guarda al domani e al 2016-2017, le finaliste ci sono e lottano colpo su colpo: parte bene Reggio, risponde dopo un primo blackout Repeša e da lì in poi Milano è una delizia: il Forum delle grandi occasioni, i 4 giocatori in doppia cifra, oltre il 65% da due.
Ma anche una difesa capace di mandare in tilt l’attacco di Manetti, l’imbarazzante divario nei punti realizzati in area, Lavrinovič troppo solo sotto i vetri viste le difficoltà di Veremeenko. Né è servito, questa volta, il gruppo azzurro, la batteria di italiani tanti vantata – non senza ragione – da pubblico e critica: Milano ne aveva semplicemente di più, ha raramente dato l’impressione di poterla perdere.
Non solo per la profondità di rosa, ma proprio per la tranquillità nella ricerca delle soluzioni, la fluidità della manovra: perfetto il contributo di chi entrava dalla panca, chiaramente in controllo l’uomo delle tante finali, l’uomo che quella panca e quel quintetto li deve comandare.
Se c’è qualcosa che gara 1 ha detto è che Reggio Emilia è indietro, innanzi tutto come intensità. Poi l’Olimpia resta squadra pazza, che può veder la luce spegnersi da un momento all’altro; però Manetti e il suo staff devono trovare contromisure, studiarsi di nuovo da cima a fondo questo avversario lanciato verso il “double” di Coppa Italia e scudetto: andare sotto 2-0 già domenica sera rischia di essere troppo, vista la fame di chi ha speso tanto e vuol vincere parecchio.
Appuntamento a domenica e speriamo che Reggio ci regali una serie. Oltre ad altri canestri di un Kaukėnas che, come il vino, più invecchia e più migliora: avercene.