Estero

A Lugano, Zeman va verso l’addio

Oggi in serata, o, più probabilmente, domani, ci sarà il colloquio definitivo tra il presidente del Lugano Angelo Renzetti e Zdeněk Zeman, per decidere il futuro del tecnico, e della squadra ticinese. Ne avevamo già scritto nei giorni scorsi: la Coppa non era importante dal punto di vista della volontà societaria, ma avrebbe inciso, probabilmente, sulle scelte del boemo che, tuttavia, non ha ancora parlato del futuro con la stampa locale, e neppure con quella della Penisola. In Italia si sono ipotizzate delle destinazioni possibili (Crotone e Bari), ma nulla è stato confermato dai diretti interessati (nel primo caso è arrivata, anzi, una smentita ufficiale).

Nel frattempo, abbiamo ascoltato il presidente bianconero Renzetti che, con Luca Sciarini di TeleTicino, ha parlato un po’ di tutto: della stagione, delle aspettative della passata estate, delle delusioni e anche, ovviamente, delle soddisfazioni che la squadra ha regalato al pubblico. Il Lugano veniva da ben 13 anni d’inferno: al di là della per niente scontata salvezza, la presenza del boemo ha regalato grande visibilità, al club, anche all‘estero. La scorsa settimana, a campionato finito, prima della finale di Zurigo, il prestigiosissimo quotidiano sportivo francese L’Équipe ha dedicato una pagina a Zeman e al Lugano. Il tutto, senza contare le attenzioni che la squadra ticinese ha ricevuto dalla Penisola (comprese le nostre, ovviamente). Il presidente Renzetti ci ha tenuto a far notare come anche la stampa d’oltre Gottardo sia stata generosa di complimenti nei confronti della squadra bianconera: non proprio una cosa scontata.

E adesso? Renzetti è al lavoro, per preparare la nuova stagione. Naturalmente, si cercano sponsor e nuovi soci, che portino denaro fresco. Il budget dello scorso anno è stato di circa 8 milioni di franchi (poco meno di 7.250.000 Euro al cambio attuale); tuttavia, il massimo dirigente bianconero prevede che, a meno di interventi esterni, quest’anno non si possa andare oltre i 6 milioni (poco meno di 5,5 milioni di Euro); certo, ci saranno meno lavori da fare per lo stadio. Tuttavia, è indubbio che questo inciderà sul mercato dei giocatori: avrebbero fatto comodo i circa 5 milioni di franchi (oltre 4,5 milioni di Euro) che sarebbero arrivati vincendo la Coppa svizzera.

E Zeman? Il boemo ha detto che a Lugano si è trovato bene, ma ha molto sofferto dal punto di vista calcistico. Il tecnico, per rimanere, ha fatto capire che vuole delle garanzie, dei nomi. Renzetti ha fatto notare che, sicuramente, l’allenatore ha sbagliato qualcosa nella preparazione atletica, che in Svizzera deve essere fatta in modo diverso che in Italia. Però, dopo un anno, e prendendo in mano la squadra da subito, a differenza dello scorso anno, le cose andrebbero sicuramente meglio. Per fare il gioco che chiede il boemo servono giocatori tecnici; nel girone d’andata le cose sono andate bene, ma nel ritorno, complice una preparazione fisica non perfetta, qualche infortunio in difesa, la squadra è partita male, e la falsa partenza ha inciso molto sul morale della squadra, giovane e inesperta.

Insomma: Zeman potrebbe fare molto meglio in un’eventuale seconda stagione in Ticino. Però, siamo dell’idea che il boemo deciderà altrimenti, nonostante il presidente sarebbe dell’intenzione di andare ancora avanti: Renzetti è convinto che l’allenatore e il suo staff, in un ambiente conosciuto, potrebbero fare molto meglio. La presenza dell’allenatore italiano, per il Lugano, significherebbe molto in termini di visibilità, di garanzia per le altre Società (soprattutto italiane), che volessero mandare in Ticino giocatori in cerca di rilancio. o giovani di belle speranze.

Se il boemo, però, decidesse di non restare, sono pronte altre opzioni. Quasi sicuramente, sarà ancora un italiano a sedersi sulla panchina dei bianconeri: il mercato, infatti, sarà italocentrico (è prevista, tra l’altro, una collaborazione con la Juventus). Sembrava, a tale proposito, che fosse stato possibile l’arrivo di Grosso, ma i torinesi non hanno concesso il loro nulla osta. Molto più probabile, invece, in caso di no di Zeman a restare, un contatto serio con l’allenatore della Primavera dell’Inter Vecchi (si parla di lui anche per il Como), al quale l’esperienza nella massima serie svizzera sembra interessare parecchio. Staremo a vedere, cercando di tenevi aggiornati. Continuate a seguirci!

 

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Silvano Pulga