Verso Francia 2016 – Le Nazionali partecipanti: il Belgio
“Messieurs faites vos jeux”. Chi salirà stavolta sul trono europeo dopo il dominio spagnolo delle ultime due edizioni? Ventiquattro Nazionali si daranno battaglia e si contenderanno il titolo continentale: proviamo a conoscere meglio ciascuna partecipante a Francia 2016 attraverso due appuntamenti quotidiani, uno alle 10 e uno alle 18. Ecco a voi tutte le squadre in lizza.
AMARCORD EUROPEO – In Francia il Belgio parteciperà al quinto europeo della sua storia, dopo quelli del 1972, 1980, 1984 e del 2000. Nei 4 precedenti che li hanno visti protagonisti, i “Diavoli Rossi” sono saliti due volte sul podio: alla prima apparizione, disputata in casa nel 1972, vennero sconfitti in semifinale per 2-1 dalla Germania Ovest, andando poi a vincere la “finalina” con il medesimo risultato contro l’Ungheria. Nel 1980, in Italia, il Belgio arrivò primo in un girone eliminatorio tutt’altro che agevole che comprendeva i padroni di casa, l’Inghilterra e la Spagna: decisivo fu un gol segnato in più rispetto agli azzurri, dal momento che a livello di punti e differenza reti regnava la parità assoluta. Il successo nel girone dava l’accesso diretto alla finale: l’avversario fu nuovamente la Germania Ovest e il risultato fu lo stesso, un 2-1 che consegnò la coppa nelle mani dei tedeschi.
LA STRADA PER LA FRANCIA – Gli uomini di Wilmots hanno concluso in testa il girone di qualificazione (gruppo B) con 23 punti, frutto di 7 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta, con 24 gol segnati e 5 subiti. I “Diavoli Rossi” hanno potuto beneficiare di un raggruppamento abbastanza morbido, nel quale le insidie maggiori erano rappresentate dal Galles di Bale e dalla Bosnia di Pjanić. Il cammino del Belgio, però, non è stato agevolissimo: negli scontri diretti contro Galles e Bosnia, infatti, hanno collezionato 2 pareggi, una sconfitta e una vittoria, vincendo poi partite sulla carta molto più semplici (Israele e Cipro) con il minimo scarto. Ciò che è mancato principalmente sono stati i gol degli attaccanti, in tutto solo 5: 3 del napoletano Mertens e uno a testa per Origi e Benteke.
LA DIFESA – Tra i pali Wilmots ha la fortuna di potersi affidare a uno dei portieri più forti in circolazione: Thibaut Courtois. La linea difensiva sarà orfana del capitano Kompany, infortunatosi in semifinale di Champions League contro il Real Madrid, oltre che di Lombaerts e del giovane talento Engels (entrambi ko); al centro della difesa, i titolari dovrebbero essere Vermaelen e Denayer, con Vertonghen e Alderweireld impiegati sulle fasce: metà reparto è quindi composto da giocatori del Tottenham, miglior difesa della Premier League assieme al Manchester United.
IL CENTROCAMPO – Senza dubbio alcuno, è il reparto più ricco di talento di questa nazionale: Wilmots ha scelto il 4-2-3-1 per dare spazio a più elementi possibile nella zona nevralgica del rettangolo di gioco; la coppia davanti alla difesa sarà composta da due giocatori ricercatissimi sul mercato: Nainggolan e Witsel. Sulla trequarti troverà spazio, probabilmente, Fellaini, mentre sugli esterni ci saranno i pezzi grossi: Hazard e De Bruyne sono due tra i giovani talenti che più hanno fatto parlare di sè in questi ultimi anni. Anche la panchina offre validissime alternative: Dembélé è un giocatore di grande affidabilità e Ferreira Carrasco si è recentemente messo in mostra sotto gli occhi di tutto il mondo con una prestazione eccezionale da subentrante nella finale di Champions League, impreziosita anche dalla rete del pareggio.
L’ATTACCO – Nello schema che prevede un’unica punta, il maggiore candidato alla titolarità sembra essere Lukaku, che quest’anno è andato a rete con maggiore continuità rispetto a Benteke, Origi e Mertens. La punta del Napoli potrebbe essere utilizzato anche nel trio di trequartisti, nel caso in cui il Belgio dovesse aumentare il livello di offensivismo del proprio gioco.
IL PUNTO DI FORZA – Senza dubbio il centrocampo. Il reparto è composto da giocatori con una qualità media altissima e incredibilmente ben assortiti: la squadra può beneficiare dell’intensità di Nainggolan, delle geometrie di Witsel, degli inserimenti dell’altissimo Fellaini, della fantasia di De Bruyne, dei dribbling brucianti di Hazard, del senso tattico di Dembélé e dei guizzi di Carrasco. Il fatto che tutti questi atleti siano sotto i 30 anni rende il Belgio, in prospettiva, una sicura protagonista anche negli anni a venire.
IL PUNTO DEBOLE – La scarsa esperienza. Il giocatore di maggior spessore a livello di personalità, Kompany, capitano della selezione belga, non parteciperà alla competizione. La squadra ha un’età media bassa e pochi giocatori in rosa che, in carriera, hanno vinto qualcosa di importante. Il Belgio non ha dalla sua parte neanche la tradizione: in competizioni così importanti, spesso il peso della storia della maglia che si indossa fornisce una dose di consapevolezza e coraggio aggiuntivi.
IL COMMISSARIO TECNICO – La carriera di Wilmots da allenatore è, al giorno d’oggi, molto breve, oltre che priva di grossi risultati, prima della panchina della nazionale. Di lui si ricordano maggiormente le gesta da giocatore: Wilmots ha partecipato a 4 Mondiali con i Diavoli Rossi segnando 5 reti, tuttora record di marcature per quanto riguarda la selezione belga nella competizione intercontinentale. Prima di approdare, nel 2009, sulla panchina del Belgio come allenatore in seconda, Wilmots aveva guidato lo Schalke 04 per una stagione e mezza e il Sint-Truiden per un campionato. Nel 2012 è stato eletto CT, conquistando successivamente l’accesso ai Mondiali in Brasile, dove i suoi ragazzi sono stati eliminati ai quarti di finale dall’Argentina.
LA FORMAZIONE TIPO – (4-2-3-1): Courtois; Vertonghen, Vermaelen, Denayer, Alderweireld; Nainggolan, Witsel; Hazard, Fellaini, De Bruyne; Lukaku.
PROSPETTIVE EUROPEE – Per una squadra che attualmente si trova al secondo posto nel Ranking Fifa e che verso la fine dello scorso anno è stata per la prima volta nella sua storia in testa a questa graduatoria, le previsioni non possono che essere ottimistiche; il Belgio è una tra le candidate alla vittoria finale e secondo noi i ragazzi di Wilmots potrebbero arrivare fino in fondo alla competizione: non raggiungere almeno la semifinale sarebbe certamente una delusione per un gruppo che, mai come quest’anno, sembra pronto a giocarsela con chiunque.