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Verso Francia 2016 – Le Nazionali partecipanti: la Repubblica Ceca

 

“Messieurs faites vos jeux”. Chi salirà stavolta sul trono europeo dopo il dominio spagnolo delle ultime due edizioni? Ventiquattro Nazionali si daranno battaglia e si contenderanno il titolo continentale: proviamo a conoscere meglio ciascuna partecipante a Francia 2016 attraverso due appuntamenti quotidiani, uno alle 10 e uno alle 18. Ecco a voi tutte le squadre in lizza.

AMARCORD EUROPEO – A partire dal 1994, anno in cui ha ufficialmente iniziato a partecipare alle competizioni internazionali come Stato indipendente e non più come Cecoslovacchia (vincitrice, tra l’altro, degli Europei del 1976), la Repubblica Ceca è sempre riuscita a prendere parte alle fasi finali degli Europei, dal 1996 al 2016. Un dato clamorosamente contrastante con quello relativo alle qualificazioni ai Mondiali, a cui la Nazionale di Praga ha partecipato invece soltanto una volta. In queste 5 edizioni di Europei, la squadra biancorossa ha ottenuto risultati altalenanti, partendo dall’eliminazione ai gironi nel 2000 e 2008, passando per la qualificazione ai quarti di finale nel 2012 e in semifinale nel 2004, fino ad arrivare alla finale persa nel 1996 contro la Germania per 2-1 (decisivo il golden gol di Bierhoff).

LA STRADA VERSO LA FRANCIA – La squadra di Vrba è riuscita a conquistare l’accesso agli Europei concludendo la fase delle qualificazioni in testa al Gruppo A con 22 punti, a più 2 dalla sorpresa Islanda e a più 4 dalla Turchia: un risultato favorito, almeno in parte, dai disastrosi risultati dell’Olanda, rimasta sorprendentemente esclusa dal torneo per la prima volta dopo 32 anni. La qualificazione dei biancorossi si è sostanzialmente decisa nel turno di andata, in cui la Nazionale di Praga è riuscita a rimanere imbattuta vincendo tutte le gare tranne contro la Lettonia (finita 1-1).

LA DIFESA – È indubbiamente la difesa il reparto più fragile della Repubblica Ceca, come dimostrato già durante la fase delle qualificazioni: la Nazionale di Praga ha subito 14 reti in 10 partite, quasi quanto Islanda e Turchia messe assieme. Il tecnico Vrba si affida tendenzialmente a una difesa a quattro: potrebbero essere Sivok del Bursaspor e Suchý del Basilea i due candidati principali per dare fisicità al reparto arretrato, con Kadlec che potrebbe rivelarsi un’ottima carta per far girare la squadra. Kadeřábek, ottimo crossatore, viene in genere scelto sull’out di destra, mentre a sinistra è ballottaggio tra il velocista Selassie e il più tecnico Limberský. Ma la vera garanzia per la Repubblica Ceca è in porta, difesa da uno dei migliori estremi difensori del mondo: Petr Čech dell’Arsenal.

IL CENTROCAMPO – Tornato a disposizione dopo l’ennesimo, lungo infortunio della sua carriera, Rosický è pronto per prendersi nuovamente sulle spalle la squadra grazie alla sua tecnica sopraffina. Sulla trequarti, però, potrebbe esserci spazio anche per altri fantasisti che hanno dato un grande contributo durante le qualificazioni: giocatori come Krejčí, esterno dotato di un ottimo sinistro e con un buon fiuto del gol, e Dočkal, vero e proprio mago delle punizioni. In un ipotetico centrocampo a cinque, Vrba ha due garanzie: Plašil, duttile centrocampista del Bordeaux in grado di ricoprire tutti i ruoli del centrocampo, e Darida, mediano dell’Herta Berlino dotato di una buonissima tecnica e di un’ottima capacità sia in fase di copertura che di impostazione.

L’ATTACCO – Pur non avendo a disposizione attaccanti di grandissimo livello, la Repubblica Ceca è riuscita a compensare i tanti gol subiti nella fase delle qualificazioni con un reparto offensivo molto prolifico (17 reti). Vrba ha spesso fatto affidamento a Lafata, esperto attaccante classe ’81 nonché miglior marcatore della storia del campionato ceco, ma avrà a disposizione anche giocatori come Necid, classico attaccante di sfondamento grazie al suo fisico possente e al suo metro e novanta, e Škoda dello Slavia Praga.

IL PUNTO DI FORZA – Oltre alle straordinarie garanzie offerte da un portiere d’esperienza e di grande talento come Čech, la Repubblica Ceca può contare soprattutto sull’ottima tecnica dei suoi centrocampisti. Da RosickýKrejčí, da Plašil a Darida: Vrba potrà schierare un folto centrocampo composto da elementi molto veloci e bravi nel dettare i tempi con le giocate nel tentativo di sradicare le difese avversarie e servire i possenti attaccanti della squadra.

IL PUNTO DEBOLE – I tanti gol subiti dalla Nazionale ceca durante le qualificazioni hanno evidenziato i grandi limiti del reparto difensivo, spesso troppo macchinoso e poco adatto per affrontare squadre che dispongono di attaccanti veloci. Lo stesso Vrba non è ancora riuscito a trovare una linea difensiva fissa per la sua squadra, avendo mescolato più volte le carte durante gli scorsi mesi: un problema che i cechi potrebbero pagare a caro prezzo durante il torneo se non dovessero riuscire a confermare la propria media realizzativa e a rendere più solido il reparto arretrato.

IL COMMISSARIO TECNICO – In carica sulla panchina della Nazionale dal gennaio 2014, Pavel Vrba ha confermato l’ottima tradizione agli Europei della Nazionale ceca trascinando i propri ragazzi anche all’edizione del 2016. Dopo alcune esperienze sia a livello di club con lo Žilina (con cui ha vinto il campionato slovacco nel 2007), sia a livello di Nazionale con la Repubblica Ceca Under 20 ed entrando nello staff della Slovacchia come assistente, l’allenatore di Přerov ha ottenuto i maggiori successi della propria carriera con il Viktoria Plzeň: con Vrba alla guida, la squadra ceca ha ottenuto i primi due campionati della sua storia (2011 e 2013) e la prima Coppa di Repubblica Ceca (2010), oltre a essersi qualificata ai gironi di Champions League per la prima volta. Salito alla ribalta dopo questi storici successi, Vrba è stato scelto alla guida della Nazionale ceca, con cui ha ottenuto 9 vittorie, 7 sconfitte e 4 pareggi in 20 partite ufficiali.

LA FORMAZIONE TIPO – (4-2-3-1): Čech; Kadeřábek, Suchý, Sivok, Limberský; Darida, Pavelka; Dockal, Plašil (Rosický), Krejčí; Necid.

PROSPETTIVE EUROPEE – Il Gruppo D è forse uno dei più interessanti ma anche imprevedibili gironi di questo Europeo: la Repubblica Ceca dovrà fare i conti con una “big” come la Spagna, ma anche con squadre già affermate e ricche di talenti come Croazia e Turchia (già affrontata durante le qualificazioni). Gli ottavi di finale, però, potrebbero essere un obiettivo concreto e tutto sommato alla portata per la Nazionale di Praga, almeno sperando nel terzo posto. Anche se, alla vigilia della competizione, sembra difficile pensare alla rosa di Vrba addirittura tra le prime otto del torneo.