Si sono conclusi ieri sera i playoff di Super League greca, valevoli per determinare le posizioni europee delle squadre arrivate a fine campionato dal secondo al quinto posto. La festa del Toumba è tutta per il PAOK, che va a fare compagnia all’Olympiakos nel terzo turno preliminare di Champions League, quello che permette alle sconfitte di aprire il paracadute sui playoff della sorella minore.
Il lavoro svolto da Vladimir Ivić ha dato frutti che pochi pronosticavano a fine stagione regolare. Il serbo è passato dalle giovanili alla prima squadra a inizio marzo, dopo l’esonero di Igor Tudor e ha portato i bianconeri, da una parte, a larghe vittorie mostrando buon gioco, dall’altra, a perdere malamente lo scontro decisivo contro il Panionios e ad acquisire la certezza dei playoff solo alla penultima giornata.
Il tecnico classe ’77, appena confermato dal presidente Savvidis per la prossima stagione, ha prima bilanciato l’azzardato modulo utilizzato da Tudor tornando alla difesa a quattro, poi ha sensibilmente velocizzato e semplificato la manovra offensiva e ha infine beneficiato del ritorno a pieno regime di un giocatore essenziale come Garry Rodrigues e dell’esplosione di Charisis, votato miglior giocatore giovane dell’anno.
Se a Salonicco si sorride, ad Atene si mugugna. Se da una parte la sponda giallonera della città può coccolarsi la Coppa di Grecia, vinta per 2-1 contro l’Olympiakos in un Olimpico senza pubblico e dalla desolante atmosfera per decisione del ministro, la metà tinta di verde si rammarica per non aver centrato la Champions. Il Panathinaikos infatti gestisce male i due punti di vantaggio sul PAOK, datigli dal distacco di dieci punti in classifica generale: pareggia a Nea Smyrni durante la prima giornata, cade contro l’AEK alla quarta e soprattutto non riesce ad andare oltre il pareggio nell’ultima sfida decisiva al Toumba. Nonostante un Sebastain Leto tornato a calcare i campi con una forma fisica impronosticabile (tre gol nei playoff, altri cinque nei tre mesi di campionato), Stramaccioni non riesce a centrare l’obiettivo, ma può comunque ripartire a fine luglio con una squadra plasmata sul suo sistema di gioco. Con qualche innesto in più, potrà dire la sua. L’AEK di Stelios Manolas, lo stopper zio di Kostas che fu bandiera della bicefala, dopo aver puntato le carte sulla Coppa, fa cilecca in due partite chiave e si deve accontentare del terzo posto, che lo manda dritto ai preliminari di Europa League, un turno avanti rispetto al Panionios, che alla prova pratica, con tutte le scusanti del caso, prende sberle da tutti. Niente da obiettare comunque ai ragazzi di Ouzounidis, veri simboli di coesione, dedizione al lavoro e spirito di sacrificio.
Classifica Playoff
12 – PAOK Salonicco (qualificato al terzo turno preliminare di Champions League)
11 – Panathinaikos (qualificato al terzo turno preliminare di Europa League)
9 – AEK Atene (qualificato al terzo turno preliminare di Europa League)
4 – Panionios (qualificato al secondo turno preliminare di Europa League)
Risultati
Panionios-Panathinaikos 1-1 52′ Ansarifard (Pio), 66′ Leto (Pao)
PAOK Salonicco-AEK Atene 2-1 44′ Johansson (A), 61′ Rodrigues (P), 83′ Mystakidis (P)
Panathinaikos-PAOK Salonicco 1-1 46′ Berg (Pao), 49′ Charisis (Paok)
AEK Atene- Panionios 1-0 54′ Mandalos
Panionios-PAOK Salonicco 0-2 27′ Athanasiadis, 77′ Mak
Panathinaikos-AEK Atene 3-0 11′ Lod, 30′ Berg, 90′ Klonaridis
PAOK Salonicco- Panionios 2-0 14′ Athanasiadis, 25′ Athanasiadis
AEK Atene-Panathinaikos 3-1 5′ Johansson (A), 40′ Barbosa (A), 54′ Leto (P), 69′ Barbosa (A)
Panathinaikos-Panionios 1-0 78′ Leto
AEK Atene-PAOK Salonicco 0-0
Panionios-AEK Atene 1-0 41′ Masouras
PAOK Salonicco-Panathinaikos 1-1 17′ Rodrigues (Paok), 24′ Lod (Pao)