Editoriali

La nazionale dei gregari

Leggendo la lista dei 23 convocati da Antonio Conte per Euro 2016, i pensieri sono stati immediatamente due: il primo è che di sicuro il CT dell’Italia non si è fatto influenzare da nessuno nella scelta dei giocatori da portarsi in Francia. L’altra considerazione, di carattere puramente tecnico, riguarda invece la qualità dei calciatori che ci rappresenteranno in questa spedizione europea: non siamo di certo favoriti, questo è palese, e mancano quei due o tre giocatori di qualità superiore alla media, ma siamo pur sempre l’Italia.

Andiamo per gradi, però, perché qualche critica mi sento di muoverla al nostro Commissario tecnico: in questo periodo, ogni due anni, diventiamo un po’ tutti allenatori e quindi, nel mio piccolo, mi sento di dire che almeno quattro giocatori convocati, se fossi stato io sulla panchina azzurra, li avrei lasciati a casa. Giaccherini, seppur conosca a memoria il sistema di gioco che Conte utilizzerà in pianta stabile, non può mai essere preferito a un giocatore del calibro di Bonaventura, probabilmente l’unica luce della stagione del Milan insieme a Donnarumma; lo stesso vale per Immobile ed Eder, avrei di gran lunga preferito Belotti e Pavoletti, i due attaccanti italiani più in forma del 2016.

Per quanto riguarda Thiago Motta, invece, sono convinto che la convocazione sia meno scandalosa di quanto abbia letto su stampa e social network: ha esperienza internazionale in una squadra che, invece, ha molte lacune sotto questo aspetto. Inoltre Jorginho ha disputato una prima metà di stagione eccellente, salvo poi andare in calando (come il suo Napoli) verso la fine del campionato. Piuttosto non capisco perché preferirgli sia Sturaro che Parolo, due giocatori di sacrificio, lasciando Thiago Motta come unico centrocampista con la qualità di impostare. Ma i dubbi non si fermano qui: perché convocare solo quattro centrali di ruolo? Visto che gli unici in grado di fare i terzini sono Darmian e De Sciglio (con Florenzi adattabile), è palese che Conte utilizzerà la difesa a 3, sfruttando l’affiatamento del blocco Juve. Allora perché non convocare un altro difensore, partendo dal presupposto che De Rossi (vista l’epidemia a centrocampo) sarà impiegato in mediana?

Da questo punto di vista sono convinto che Conte abbia dimostrato, per l’ennesima volta, di non essere l’allenatore adatto per guidare una nazionale. Per alcuni motivi, tra cui la scelta di imporre il proprio modulo a una squadra che ha interpreti completamente differenti: El Shaarawy e Insigne, per esempio, sono probabilmente i due giocatori migliori del pacchetto offensivo, e in caso di 3-5-2 dovranno essere adattati a fare rispettivamente l’esterno di centrocampo e la seconda punta. L’augurio e la speranza è che sia Conte ad avere ragione, alla fine: me lo auguro io e tutti gli italiani, ma al netto della sfortuna (tanta, tantissima: Marchisio e Verratti avrebbero fatto molto comodo a questa squadra) sarà un’impresa anche solo qualificarsi alle semifinali.

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Alessandro Lelli