Home » Allsvenskan: un primo bilancio

L’Allsvenskan va in vacanza, come tutti gli anni di questi tempi: sosta lunga, quest’anno, a causa di Euro 2016. Alla ripresa, come sempre, troveremo squadre diverse, per via della finestra estiva dei trasferimenti, nel corso della quale si proverà a cambiare in corsa ciò che non ha funzionato in primavera. Ma vediamo un po’ come sono andate le cose in Svezia fino ad adesso, azzardando, magari, qualche pronostico.

Il Malmö ha, finora, mantenuto le promesse, anche se con qualche fatica (sconfitta nel derby, e nella finale di Svenska Cupen). Pesano, e tanto, in questa classifica parziale, quei tre punti ottenuti a tavolino a Göteborg. Tuttavia, a onor del vero, i numeri dicono che gli Himmelsblått hanno il miglior attacco (27 centri – ma tre gol sono virtuali, frutto di una vittoria a tavolino -, dei quali 8 messi a segno dall’islandese Kjartansson) e la miglior difesa (11 reti subite). Inoltre, hanno messo insieme 4 vittorie consecutive negli ultimi incontri. In più, in Svezia, in diversi (e non proprio gli ultimi arrivati: uno per tutti Robert Laul, di Sportbladet) continuano a pronosticare (anche se con fare sornione) che Zlatan Ibrahimović annuncerà di voler chiudere la carriera, dopo Euro 2016, proprio in Scania.

Laul prevede anche un’edizione particolarmente positiva per la nazionale Blågul, che ha tra i suoi punti di forza alcuni “vecchietti” terribili (Zlatan, appunto, più Källström, che ha fatto bene in Svizzera, Berg e Isaksson), ai quali vanno aggiunti i rinforzi campioni d’Europa U21 lo scorso anno (Oskar Hiljemark e John Guidetti), con Lindelöf del Benfica e altri bei nomi. Insomma, un bell’Europeo, l’addio alla nazionale e al calcio di vertice con un bel risultato, e una tranquilla “pensione” in Scania. Scenario incredibile? Lo svedese è un uomo estrosissimo, a volte arrogante, ma capace di gesti di grande generosità, fatti senza clamore, e di scelte controcorrente: inoltre, come più volte dimostrato, vuole bene al suo Paese, e alla sua città natale. Insomma, se andasse davvero così, noi non ci stupiremmo. E, a quel punto, non ci sarebbe, ovviamente, più storia per l’Allsvenskan.

Dietro, i campioni in carica del Norrköping sono arrivati al bivio. Andersson ha salutato la squadra domenica scorsa, e la sua partenza è coincisa con uno 0-0 casalingo molto sofferto, contro (forse) il miglior Elfsborg della stagione, presentatosi molto deciso al Nya Parken. Al rientro, i Peking avranno la testa sui preliminari di Champions, vero obbiettivo quest’anno, e il nuovo allenatore Gustafsson dovrà dare la sua impronta alla squadra, anche se è stato scelto in quanto molto simile, come gioco e mentalità, al predecessore. Il carisma di “Nanne”, però, non sarà facile da reinventare. Insomma, molte incognite: al netto, ovviamente, dei trasferimenti estivi, che sono un rebus concreto e pesante.

Dietro, a parte la sorpresa Örebro, che vanta il secondo miglior attacco effettivo del torneo (sorpresa per molti, ma non per noi: questo, almeno, lo avevamo indovinato), le grandi tradizionali arrancano. L’AIK ha sostituito l’allenatore (Norling per Alm), ma l’ambiente rimane piuttosto elettrico. I punti di distacco sono 5, e il 17 luglio ci sarà lo scontro diretto con la capolista: a nostro parere, in un modo o nell’altro, sarà la svolta della stagione, per gli Gnaget, una sorta di “dentro o fuori”. Il Göteborg del rude Lennartsson ha perso la sua tradizionale solidità difensiva (18 reti subite, ma 3 sono a tavolino; solo 3 gli incontri senza subire reti, compreso quello perso per decisione del Giudice sportivo, sul risultato di 0-0). Inoltre, nella finestra di mercato, i Blåvitt potrebbero perdere qualche pezzo importante (Engvall?). Non proprio la situazione ideale.

L’Elfsborg, che pure ha chiuso con una bella prestazione contro il Norrköping, staccato di 10 lunghezze, difficilmente rientrerà nei giochi. Le altre due squadre della capitale (Hammarby e Djurgården), dopo un discreto inizio, si trovano invece in piena zona retrocessione. Bisogna notare, a tale proposito, che ben 9 squadre sono comprese nella forbice tra i 19 (il Sundsvall, che è a ridosso delle prime)  e i 13 dell’Hammarby (terzultimo): insomma, un grande equilibrio. Il Gefle (5 punti) e il Falkenbergs (4 lunghezze) sembrano invece destinate alla retrocessione diretta, a meno di un’improbabile inversione di tendenza: ma dovrebbero viaggiare a medie da prime in classifica, per risalire la china.

La sensazione è che, quindi, non assisteremo, quest’anno, a una volata entusiasmante come quella della scorsa stagione. A nostro parere, l’unico vero avversario del Malmö (considerato, anche, che la Società può investire, sul mercato estivo, i diversi milioni di Corone incassati dall’UEFA per le passate partecipazioni in Champions), è il Malmö stesso. Gli Himmelsblått hanno avuto qualche calo di tensione, in questa prima fase della stagione; e, se ci dovessero essere squadre con una certa continuità (il Göteborg, se ritroverà un po’ di solidità difensiva), in caso di ricaduta, potrebbero andare in sofferenza. Tuttavia, dalla loro hanno giocatori di grande esperienza, e lo hanno dimostrato in queste ultime giornate. Insomma, a nostro parere, difficilmente falliranno.