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Verso Francia 2016 – Le Nazionali partecipanti: la Croazia

 

“Messieurs faites vos jeux”. Chi salirà stavolta sul trono europeo dopo il dominio spagnolo delle ultime due edizioni? Ventiquattro Nazionali si daranno battaglia e si contenderanno il titolo continentale: proviamo a conoscere meglio ciascuna partecipante a Francia 2016 attraverso due appuntamenti quotidiani, uno alle 10 e uno alle 18. Ecco a voi tutte le squadre in lizza.

 

 

 

 

 

 

 

AMARCORD EUROPEO – Dal 1991, anno dell’indipendenza dall’ex Jugoslavia, la Croazia è un habitué delle fasi finali degli Europei, centrate cinque volte su sei. Solo nell’edizione del 2000, ospitata da Belgio e Olanda, la Nazionale a scacchi non è riuscita a qualificarsi. Il miglior risultato ottenuto sono i quarti di finale, raggiunti nel 1996 in Inghilterra e nel 2008 in Austria e Svezia. In quest’ultima occasione, i croati riuscirono nell’impresa di vincere tutte e tre le gare del girone (compresa quella contro la quotata Germania), ma si arresero alla Turchia ai quarti, complici gli errori decisivi dal dischetto di Modrić e Rakitić.

LA STRADA PER LA FRANCIA – Il secondo posto nel Gruppo H con 20 punti, alle spalle dell’imbattuta Italia, ha consentito alla squadra di Niko Kovač prima e di Ante Čačić poi di qualificarsi direttamente a Euro 2016, a scapito della Norvegia (che si è fermata a 19). Quel punto di penalizzazione inflitto dall’UEFA e la sconfitta per 2-0 proprio contro gli scandinavi lo scorso settembre hanno costretto i Vatreni a soffrire fino all’ultimo, ma a conti fatti, il doppio 1-1 contro gli Azzurri, con i quali i norvegesi invece hanno perso, si è rivelato decisivo per la qualificazione.

LA DIFESA – L’esperto Danijel Subašić del Monaco a protezione della porta croata e davanti a sé una difesa a quattro, in cui spicca la presenza a destra del capitano Darijo Srna, recordman assoluto di gettoni in Nazionale (129) e miglior marcatore attuale (con 21 reti). Completano la linea difensiva i due centrali Vedran Ćorluka e Domagoj Vida, mentre a sinistra è ballottaggio fra il terzino del Sassuolo Šime Vrsaljko e l’esterno del Bayer Leverkusen Tin Jedvaj. Senza Lovren, non convocato dal cittì Čačić, il primo ricambio al centro sarà Gordon Schildenfeld.

IL CENTROCAMPO – Forse nemmeno i campioni del Mondo della Germania possono vantare tanta qualità: Luka Modrić e Marcelo Brozović saranno i due davanti alla difesa, una coppia che abbina quantità e una tecnica sopraffina; Ivan Rakitić dovrebbe agire un po’ più avanzato, da trequartista, ma di fatto farà da collante fra centrocampo e attacco. Mateo Kovačić, sulla carta, è il primo ricambio di lusso, ma se servirà proteggere un vantaggio, è probabile che il commissario tecnico croato si affidi al viola Milan Badelj.

L’ATTACCO – L’interista Ivan Perišić, capocannoniere croato delle Qualificazioni, e Marko Pjaca della Dinamo Zagabria, con ogni probabilità, partiranno larghi per tagliare le difese avversarie e innescare la punta di diamante della selezione, lo juventino Mario Mandžukić. L’alternativa al bianconero è il viola Nikola Kalinić, ma occhio anche ad Andrej Kramarić dell’Hoffenheim, capace di ricoprire tutti i ruoli dell’attacco, e ad Ante Ćorić della Dinamo Zagabria, diciannovenne prodigio, trequartista puro in rampa di lancio.

IL PUNTO DI FORZA – La classe e il palleggio, sin dai tempi di Boban, sono state le caratteristiche vincenti di questa selezione. Quest’anno, a maggior ragione, Ante Čačić punterà sul centrocampo e sulla classe immensa di giocatori come Modrić e Rakitić. Lo stato di forma dei due gioielli croati sarà decisivo per le sorti di questa Nazionale, perché se loro staranno bene, a trarre i principali benefici saranno gli esterni e le punte. E la Croazia, allora, potrebbe diventare la mina vagante del torneo.

IL PUNTO DEBOLE – Volendo trovare il pelo nell’uovo in una delle Nazionali croate più forti di sempre, la difesa non ci convince del tutto, specialmente al centro, dove potrebbe pesare l’assenza del giocatore del Liverpool Dejan Lovren, con Ćorluka e Vida che potrebbero soffrire l’imprevedibilità degli avanti spagnoli e turchi.

IL COMMISSARIO TECNICO – Dopo una vita trascorsa ad allenare nella massima divisione croata, Ante Čačić, classe 1953, ha sostituito Niko Kovač alla guida della selezione del proprio Paese nel settembre 2015, portando la Croazia alla fase finale di Euro 2016. Fra i primi allenatori croati a ricevere la licenza Pro UEFA, Čačić ha ottenuto i principali successi alla guida della Dinamo Zagabria, il club principale del Paese, nella stagione 2011/12, quando vinse campionato e coppa nazionali, classificandosi per due anni consecutivi alla fase a gironi della Champions League. Ama il calcio offensivo e il 4-3-3 è il modulo a cui fa più riferimento, anche se la Croazia probabilmente scenderà in campo con un 4-2-3-1, almeno formalmente, perché Perišić e Pjaca in fase offensiva saranno due vere e proprie punte aggiunte.

LA FORMAZIONE TIPO – (4-2-3-1): Subašić; Srna, Ćorluka, Vida, Vrsaljko (Jedvaj); Modrić, Brozović (Kovačić); Perišić, Rakitić, Pjaca; Mandžukić.

PROSPETTIVE EUROPEE – Il sorteggio non è stato clemente con Srna e compagni, perché il Girone è realmente tosto, con la Spagna candidata al primato e con una lotta a tre, con Turchia e Repubblica Ceca, per l’altro posto a disposizione. La Croazia, però, sulla carta è più completa delle avversarie e il superamento del primo turno non dovrebbe essere in discussione. Dopodiché, tutto sarà possibile, compreso un arrivo fra le prime quattro del continente. E se nel 2004 vinse persino la Grecia…