Per la 10/a volta su 233 serie, dallo sprofondo rosso del 3-1, si completa una rimonta che sa di storia. I Golden State Warriors vincono anche Gara-7 e volano nella finalissima NBA contro i Cleveland Cavaliers di Lebron James. 96-86 il finale da Oakland dove ancora una volta Curry e Thompson hanno trascinato il quintetto di coach Kerr al successo. Esce a testa alta, altissima, OKC che si arrende ai gesti tecnici senza senso degli avversari ma dimostrando di avere un cuore enorme.
Primo quarto abbastanza equilibrato alla Oracle Arena dove però sono i Thunder a menare le danze e a mostrare maggiore sangue freddo al tiro. OKC va avanti sul 24-19 dopo 12′ di gioco con Durant, Westbrook e Ibaka sugli scudi. I problemi dentro l’area persistono in casa Golden State mentre l’avvio di secondo quarto degli uomini di Billy Donovan è semplicemente perfetto. OKC si porta sul 35-22 (massimo vantaggio) grazie anche all’apporto di Enes Kanter in uscita dalla panchina. Coach Kerr è costretto al timeout, i suoi soffrono l’atletismo degli avversari, i rimbalzi sotto canestro e le scelte di tiro sono piuttosto forzate ma sul parquet tornano in campo i veri Warriors con tre triple in fila di Klay Thompson che entra prepotentemente e ufficialmente in questa gara-7. Westbrook e Curry completano un primo tempo ricco di colpi di scena; Oklahoma gioca meglio ma al riposo lungo è avanti solo di 6 punti, 48-42.
Si ritorna in campo e la partita sale subito di colpi. Durant e Westbrook da una parte, Thompson e Curry dall’altra infiammano l’ultimo atto di una serie stupenda. Dall’arco Golden State è impressionante e in men che non si dica, dal -6, il numero 30 porta avanti la squadra della Baia sul 59-56. Livingston, Barnes, Varejao e le seconde linee dei Warriors fanno sprofondare i Thunder sul -13, massimo vantaggio del match per i padroni di casa che scatenano un pandemonio totale alla Oracle Arena. Terzo periodo che si chiude sul 71-60 con un parzialone da 29-13 in favore dei ragazzi di coach Kerr. Uno strappo importante che però dà il via a un quarto tempo di fuoco. Durant e Westbrook sono gli ultimi a mollare e con cuore, unghie e artigli restano aggrappati al match che dall’altra Curry prova a portare definitivamente a casa. Punti in serie del 30 poi la tripla di Green riportano Golden State sul +11 (90-79) a 3′ dalla sirena. I Warriors sembrano staccare la spina e Kevin Durant (27 per lui a fine gara), come uno squalo quando sente l’odore del sangue, piazza 7 punti in fila e riapre la sfida sul 90-86 a 1’40”. Gli ultimi secondi, però, sono tutti di marca Warriors, tutti di marca Steph Curry che prima infila tre liberi consecutivi dopo il fallo di Ibaka poi, a 25” dalla sirena, piazza la tripla del +10 per un totale di 36 punti e 7/12 dall’arco. Il finale dice 96-86 e dice Golden State Warriors ancora una volta in finale NBA.