Home » Verso Francia 2016 – Le Nazionali partecipanti: l’Irlanda del Nord

Euro Francia 2016 – MP.it

 

“Messieurs faites vos jeux”. Chi salirà stavolta sul trono europeo dopo il dominio spagnolo delle ultime due edizioni? Ventiquattro Nazionali si daranno battaglia e si contenderanno il titolo continentale: proviamo a conoscere meglio ciascuna partecipante a Francia 2016 attraverso due appuntamenti quotidiani, uno alle 10 e uno alle 18. Ecco a voi tutte le squadre in lizza.

Irlanda del Nord ufficiale PPAMARCORD EUROPEO – Prima, storica partecipazione agli Europei per l’Irlanda del Nord, una delle presenze più a sorpresa di questa edizione del torneo assieme ad altre “esordienti” come Albania, Slovacchia, Islanda e Galles. In passato, la qualificazione era stata sfiorata soprattutto nel 1984, quando gli uomini dell’allora ct Billy Bingham videro sfumare il sogno solo a causa di una peggior differenza reti rispetto alla Germania Ovest. Nemmeno una leggenda come George Best (in Nazionale dal 1964 al 1978) era mai riuscito nell’impresa di trascinare la propria Nazionale agli Europei.

LA STRADA PER LA FRANCIA – Pur senza poter contare su una rosa particolarmente ricca di talenti, l’Irlanda del Nord è riuscita a imporsi in maniera sorprendente nel Gruppo F, certamente uno dei più abbordabili se si considerano le avversarie dei biancoverdi e il crollo della favorita Grecia, ma in cui gli uomini di O’Neill hanno dimostrato tutto il proprio valore anche grazie alla grande forza di gruppo del collettivo. Con 21 punti guadagnati, i nordirlandesi hanno concluso davanti a squadre come Romania e Ungheria, soprattutto grazie alle reti di Lafferty, andato a segno in tutte le vittorie della sua Nazionale: in 10 partite, la squadra ha perso soltanto una volta, nel 2-0 subito a Bucarest contro la Romania.

LA DIFESA – Oltre alla grande esperienza dell’ormai 38enne Carroll tra i pali (ma ci sarà fino all’ultimo il ballottaggio con McGovern), l’Irlanda del Nord può contare soprattutto sulla solidità della coppia dei centrali difensivi del West Bromwich Albion Evans-McAuley, a cui possono aggiungersi anche Cathcart del Watford e una vecchia conoscenza del calcio inglese come il 38enne Hughes. Tanta esperienza a disposizione dunque per il reparto arretrato della squadra di O’Neill, che potrebbe trovare però più difficoltà nella scelta degli esterni: nell’undici titolare, probabile la presenza di McLaughlin e Ferguson, due terzini provenienti da squadre rispettivamente della terza e seconda serie inglese come Fleetwood Town e Millwall e, pertanto, non delle vere e proprie garanzie in sfide di alto livello.

IL CENTROCAMPO – È senza dubbio il capitano Steven Davies il grande leader del reparto: il duttile centrocampista del Southampton è l’uomo a tutto campo dei biancoverdi, in grado di aiutare la squadra sia in fase difensiva sia realizzando diverse reti e assist per i compagni. Ad accompagnarlo ci saranno Norwood, interessante centrale dotato anche di un ottimo tiro da fuori, e Baird, giocatore di esperienza spesso schierato come mediano davanti alla difesa. Sugli esterni, peserà tantissimo l’assenza di Brunt del WBA, costretto a saltare il torneo per un grave infortunio al legamento crociato: al suo posto sull’out di sinistra, potrebbero trovare spazio Ferguson (spesso schierato anche come terzino) e Dallas.

L’ATTACCO – Su 16 reti realizzate durante le qualificazioni dall’Irlanda del Nord, 7 sono firmate Kyle Lafferty: basti questo dato per capire chi sia il vero punto di riferimento della squadra biancoverde. L’attaccante del Norwich City (in passato anche al Palermo, ndr), schierato spesso come unica punta, ha dimostrato di saper vedere la porta come pochi, mettendo a disposizione dei compagni fisico e la giusta cattiveria negli ultimi 20 metri. In un eventuale reparto offensivo con due attaccanti, il compagno di Lafferty potrebbe essere uno tra Washington (QPR) o Magennis (Kilmarnock).

IL PUNTO DI FORZA – O’Neill è stato capace di creare negli ultimi anni un gruppo molto coeso, finendo così per colmare le lacune tecniche della rosa con un grande spirito di squadra e un alto senso del sacrificio. Con un Lafferty così in forma, però, è inevitabilmente l’attacco il punto forte della rosa: se l’ex Palermo dovesse confermarsi ai livelli visti durate le qualificazioni, i biancoverdi potrebbero davvero provare a giocarsela con le avversarie più abbordabili del girone.

IL PUNTO DEBOLE – In difesa manca un vero leader come lo sono Davies per il centrocampo e Lafferty per l’attacco. In generale, la squadra non può contare su un livello tecnico molto alto, spesso dovendo schierare giocatori appartenenti a squadre di serie minori del campionato inglese o scozzese: per questo motivo, O’Neill dovrà fare affidamento soprattutto sull’esperienza e il talento dei giocatori più abituati a disputare partite di altissimo livello per colmare il gap con le avversarie.

Michael O'Neill Irlanda del NordIL COMMISSARIO TECNICO – Incaricato alla guida della Nazionale dal 2012, Michael O’Neill è stato in grado di trascinare i biancoverdi in un’impresa senza precedenti riuscendo soprattutto a creare un collettivo unito e solido. Tecnico giovane (46 anni) e piuttosto promettente, nel 2011 O’Neill è riuscito a trascinare lo Shamrock Rovers ai gironi dell’Europa League, portando così per la prima volta nella storia del calcio irlandese una squadra alla fase finale della competizione. Da qui la scelta, rivelatasi decisamente felice, di affidargli la panchina della Nazionale maggiore.

LA FORMAZIONE TIPO – (4-5-1): McGovern; McLaughlin, McAuley, Evans, Ferguson; Evans, Davies, Baird, Norwood, Dallas; Lafferty.

PROSPETTIVE EUROPEE – Il gruppo C è senza dubbio uno dei più equilibrati del torneo: escludendo la Germania, grande favorita del girone, le altre due avversarie (Ucraina e Polonia) potrebbero giocarsela quasi alla pari per provare a conquistare un posto al prossimo turno. I biancoverdi si presentano inevitabilmente come l’anello debole del girone, anche a causa del basso livello tecnico generale della squadra e della poca esperienza in competizioni internazionali: per sperare almeno in un terzo posto, O’Neill dovrà saper creare nuovamente quello spirito di gruppo che ha permesso all’Irlanda del Nord di vincere e sognare nella fase delle qualificazioni.