Verso Francia 2016 – Le Nazionali partecipanti: la Germania
“Messieurs faites vos jeux”. Chi salirà stavolta sul trono europeo dopo il dominio spagnolo delle ultime due edizioni? Ventiquattro Nazionali si daranno battaglia e si contenderanno il titolo continentale: proviamo a conoscere meglio ciascuna partecipante a Francia 2016 attraverso due appuntamenti quotidiani, uno alle 10 e uno alle 18. Ecco a voi tutte le squadre in lizza.
AMARCORD EUROPEO – Con questa edizione sono 13 le partecipazioni della Germania al campionato Europeo. Tre le vittorie (1972, 1980 e 1996). La formazione di Löw si presenta a Francia 2016 con due scottanti eliminazioni sul groppone, ovvero la sconfitta del 2008 (in finale contro la Spagna 1-0) e quella del 2012 (in semifinale contro l’Italia 2-1).
LA STRADA PER LA FRANCIA – 7 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte. E’ questo il “fatturato” dei tedeschi nelle qualificazioni a Euro 2016. Primo posto al sicuro nel girone D con 22 punti all’attivo ma solo uno in più della Polonia che fino all’ultimo ha lottato per la leadership del raggruppamento. Un cammino tutto sommato regolare per i teutonici macchiato però dalle sconfitte inattese dell’11 ottobre 2014 contro la Polonia e dello scorso ottobre in casa dell’Irlanda.
LA DIFESA – Senza l’ex capitano Lahm il reparto arretrato perde sicuramente un grande uomo di esperienza e carisma ma la coppia centrale Boateng-Hummels, tra l’altro nuovi compagni di squadra al Bayern, con Manuel Neuer tra i pali, sono senza ombra di dubbio un muro quasi invalicabile per le formazioni avversarie. Fari puntati anche su Jonas Hector, terzino sinistro classe 1990, al quale Löw dovrebbe poter affidare la corsia laterale di sinistra. Il reparto si completa poi con Höwedes, Mustafi, Emre Can e il calciatore della Roma, Antonio Rüdiger.
IL CENTROCAMPO – Il forfait per infortunio di Gündoğan non preoccupa più di tanto Joachim Löw che in ogni caso si affiderà ai due mediani, molto probabilmente Kroos e Sami Khedira, in virtù delle condizioni non ottimali di Bastian Schweinsteiger che ha vissuto una stagione particolarmente sfortunata allo United. Qualità e quantità sulla mediana per poi lasciare spazio alla tecnica, all’estro e all’imprevedibilità dei vari Özil, Götze e Draxler. A casa, invece, Marco Reus per infortunio. Davvero sfortunata la stella del Borussia che dopo il Mondiale è costretto a saltare anche Euro 2016. Interessanti anche le chiamate dei giovanissimi Sané, Weigl e Kimmich.
L’ATTACCO – Il fulcro di tutto il sistema offensivo tedesco? Ma naturalmente Thomas Müller. Il centravanti del Bayern può ricoprire il ruolo di “falso nueve” ma può fare anche la mezza punta dietro al rigenerato Mario Gómez autore di 26 gol in 33 presenze con la maglia del Besiktas. L’ex Fiorentina potrebbe essere un’importante soluzione diversa da sfruttare in base all’avversario o in corso d’opera. Podolski (ancora in dubbio) e Schürrle completano un reparto offensivo comunque di primissimo livello.
IL PUNTO DI FORZA – Se si chiamano “panzer” un motivo ci sarà. Il punto di forza di questa Nazionale è senza dubbio l’organizzazione che la rende una sorta di rullo compressore, di schiacciasassi. Forti in tutti i reparti e con un sistema tattico efficace e vincente. Se sono gli stessi di Brasile 2014 allora c’è da preoccuparsi, e tanto.
IL PUNTO DEBOLE – Difficile individuare un punto debole di questa corazzata pensando all’ultimo Mondiale brasiliano. La fame di vittoria è ancora tanta, c’è la volontà di conquistare il “double” (coppa del mondo più Europeo) ma, come abbiamo avuto modo di vedere anche in Champions nel corso della stagione (vedi Bayern), se attaccati i tedeschi possono perdere metri e certezze diventando lenti e prevedibili.
IL COMMISSARIO TECNICO – L’avventura di Joachim Löw inizia il 12 luglio 2006, una settimana dopo il ko in semifinale di coppa del mondo con l’Italia. Da quel momento in poi, sotto la sua guida, la Germania diventa un panzer inarrestabile. Finale e medaglia d’argento a Euro 2008, terzo posto ai Mondiali del 2010, terzo posto a Euro 2012 e vittoria in coppa del mondo nel 2014 dopo aver strapazzato in semifinale 7-1 il Brasile, nel giorno che verrà ricordato in futuro come il “Nuovo Maracanazo”. Il successo nel mondiale vale anche la vittoria del premio di Coach of the Year 2014.
LA FORMAZIONE TIPO – (4-2-3-1): Neuer; Höwedes, Hummels, Boateng, Hector; Kroos, Khedira; Draxler, Özil, Götze; Müller.
PROSPETTIVE EUROPEE – Cerchiamo di essere obiettivi più che patriottici. La Germania ha tutte le carte in regola e un potenziale di primissimo livello per portare a casa anche questo Europeo. Francia, Spagna e Belgio potrebbero impensierire, e non poco, la formazione di Löw che ha dalla sua anche un buon bagaglio di esperienza maturato in questi ultime partecipazioni internazionali. Nel Gruppo C i teutonici si ritroveranno di fronte la Polonia, già affrontata nelle qualificazioni, Irlanda del Nord e Ucraina. Non ci dovrebbero essere grossi problemi, dunque, per quanto riguarda il passaggio del turno. La fase a eliminazione diretta saprà confermare, oppure no, le tante buone parole spese finora per i campioni del mondo in carica.