Una maglia rosa conquistata e persa nell’arco di 24 ore per il colombiano Esteban Chaves, che si è mostrato comunque soddisfatto all’arrivo, dove ad attenderlo c’era la madre. “Se mi avessero detto tre anni fa che sarei salito sul podio del Giro, non ci avrei creduto – ha raccontato Esteban Chaves –. Questa è la vita vera”.
Non c’è delusione, non c’è rammarico, forse anche perché il colibrì di Bogotà sentiva reale la possibilità di non riuscirsi a difendere dall’attacco dello squalo. Non è servito l’aiuto del connazionale Uran, che ha provato a trainarlo nel finale di gara. Chaves chiude con un ritardo di 52’’ da Nibali, che gli ave il primo podio in carriera in un grande giro dopo il quinto posto alla Vuelta dello scorso anno.