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Copa América 2016 – Girone B: il Perù

A pochi giorni dall’inizio della Copa América 2016, comincia il nostro viaggio alla scoperta delle sedici squadre che compongono i quattro gironi della manifestazione organizzata in occasione del Centenario della coppa. Un’analisi per cercare di conoscere meglio  ogni nazionale che prenderà parte alla rassegna che si terrà negli Stati Uniti dal 4 al 27 giugno. Oggi è il turno delle ultime due squadre del Gruppo B: Perù ed Ecuador. Ad aprire la giornata è il Perù.

LA STORIA – La rivelazione della Copa América 2015 (un terzo posto di tutto rispetto alle spalle di Cile e Argentina) si appresta a disputare la sua 31ª edizione del principale torneo calcistico continentale. Nelle precedenti trenta partecipazioni, due sole vittorie, la prima davanti al proprio pubblico nel remoto 1939 (l’allora Campeonato Sudaméricano de Football), la seconda nel 1975, quando al Perù servirono tre partite per avere la meglio sui rivali colombiani. Reduce da due terzi posti consecutivi (segno, questo, che il movimento calcistico peruviano è in netta crescita negli ultimi anni), Los Incas puntano a migliorarsi e sognano la finale nell’anno del centenario della competizione.

LA SQUADRA 

Difesa – Pedro Gallese del Juan Aurich è ormai un portiere esperto e affidabile, che già ha difeso la porta peruviana la scorsa estate in Cile. Davanti a lui sarà difesa a quattro, con al centro gli esperti Alberto Rodríguez e Christian Ramos; mentre sugli esterni agiranno a destra Renzo Revoredo (che ha sostituito in rosa l’infortunato Miguel Araujo) e a sinistra Yoshimar Yotún del Malmö, fra i pochi giocatori convocati da Gareca che militano in club europei. Al momento, l’unico dubbio è relativo al terzino destro: Revoredo è un giocatore esperto e rappresenta una soluzione più difensiva, mentre Aldo Corzo è più rapido e propositivo in avanti.

Centrocampo – I due mastini del 4-2-3-1 del Tigre Gareca saranno, con ogni probabilità, Óscar Vílchez dell’Alianza Lima e il giovane Renato Tapia, in forza agli olandesi del Feyenoord. Il primo è un giocatore esperto, molto bravo in fase d’interdizione e con buone geometrie, mentre Tapia è uno dei gioielli della Blanquirroja, un ventenne con grande personalità, intelligenza tattica e con una tecnica al di fuori del comune, bravo a fare da schermo davanti alla difesa, ma soprattutto a impostare le ripartenze. La prima alternativa ai due ha il nome di Adán Balbín dell’Universitario, un giocatore che nasce come centrale difensivo, ma che è stato più volte impiegato dal cittì argentino come mediano di rottura.

Attacco – Tutto ruota attorno a Paolo Guerrero, capitano e punta di diamante del Perù, vera stella di questa selezione. L’ex Bayern Monaco ha bisogno di poche presentazioni: capocannoniere insieme al cileno Edu Vargas della scorsa Copa América, El General è un centravanti di razza, punto di riferimento davanti per i suoi compagni, che ripongono in lui e nella sua cattiveria agonistica gran parte delle speranze per il Centenario. Alle sue spalle ci sarà una linea a tre, con Édison Flores largo a destra e Christian Cueva sulla fascia opposta. Ballottaggio per il ruolo di trequartista centrale: Cristian Benavente del Charleroi o il debuttante Alejandro Hohberg del César Vallejo? La sensazione è che Gareca preferirà il primo, ma Hohberg potrebbe trovare spazio nel corso della competizione. Occhio, infine, al giovanissimo Beto da Silva, jolly offensivo (può giocare su tutto il fronte) che milita nelle giovanili del PSV Eindhoven. In gol al debutto in Nazionale (nell’amichevole contro Trinidad e Tobago), chissà che non si ritagli un posticino già in questa Copa América.

PRONOSTICO – Le assenze di uomini che hanno fatto la storia della Bicolor, come Vargas, Ascues, Zambrano, Advíncula, Pizarro e Farfán, alla lunga, possono pesare sul rendimento del Perù del Tigre Ricardo Gareca. Ma proprio la giovane età, la freschezza atletica, la voglia di sfondare e la fame di vittorie dei peruviani costituiranno variabili impazzite, che a oggi rendono difficile il pronostico. Gareca è stato chiaro: “Puntiamo a classificarci per il secondo turno”. Obiettivo minimo, visti i due terzi posti nel 2011 e nel 2015, ampiamente raggiungibile: Brasile a parte, la Blanquirroja se la giocherà con l’Ecuador nella seconda gara del girone, col vantaggio di esordire contro Haiti e di presentarsi all’appuntamento con gli ecuadoregni probabilmente con 3 punti già in cascina.

CONVOCATI

Portieri: Pedro Gallese (Juan Aurich), Diego Penny (Sporting Cristal), Carlos Cáceda (Universitario).

Difensori: Yoshimar Yotún (Malmö), Jair Céspedes (Sporting Cristal), Aldo Corzo (Deportivo Municipal), Christian Ramos (Juan Aurich), Alberto Rodríguez (Sporting Cristal), Renzo Revoredo (Sporting Cristal), Miguel Trauco (Universitario), Luis Abram (Sporting Cristal), Renato Tapia (Feyenoord).

Centrocampisti: Cristian Benavente (Sporting Charleroi), Alejandro Hohberg (Universidad César Vallejo), Óscar Vílchez (Alianza Lima), Adán Balbín (Universitario), Armando Alfageme (Deportivo Municipal), Beto da Silva (Primavera PSV Eindhoven), Andy Polo (Universitario).

Attaccanti: Paolo Guerrero (Flamengo), Christian Cueva (Toluca), Edison Flores (Universitario), Raúl Ruidíaz (Universitario).

CALENDARIO 

6/6, ore 1.30: Haiti-Perù (CenturyLink Field, Seattle)

9/6, ore 4: Ecuador-Perù (University of Phoenix Stadium, Glendale)

13/6, ore 2.30: Brasile-Perù (Gillette Stadium, Foxborough)