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Verso Francia 2016 – Le Nazionali partecipanti: l’Inghilterra

 

“Messieurs faites vos jeux”. Chi salirà stavolta sul trono europeo dopo il dominio spagnolo delle ultime due edizioni? Ventiquattro Nazionali si daranno battaglia e si contenderanno il titolo continentale: proviamo a conoscere meglio ciascuna partecipante a Francia 2016 attraverso due appuntamenti quotidiani, uno alle 10 e uno alle 18. Ecco a voi tutte le squadre in lizza.

AMARCORD EUROPEO – Pronti a partecipare al nono Campionato Europeo della propria storia, gli inglesi non hanno un gran rapporto con le manifestazioni internazionali: un Mondiale vinto (in casa), e tante magre figure raccolte agli Europei.  La semifinale centrata alla prima partecipazione (nel ’68, persa con la Jugoslavia), e quella del ’96 persa contro la Germania nell’edizione casalinga, rappresentano i picchi più alti della Nazionale inglese agli Europei.  Tra gli euro-tonfi più clamorosi, il 2-3 subito in rimonta dalla Romania che eliminò i bianchi ai gironi di Euro 2000, e il 2-3 interno con la Croazia che negò ai britannici il pass per Euro 2008. Nel 2012 in Ucraina, come in Portogallo nel 2004, furono invece i rigori a condannare i ragazzi di Sua Maestà ai quarti di finale, premiando rispettivamente Italia e Svezia.

LA STRADA PER LA FRANCIAPercorso perfetto quello della Nazionale inglese verso l’Europeo di Francia, inserita con Svizzera, Slovenia, San Marino, Estonia e Lituania in un gruppo  E dominato dai ragazzi di Hodgson con 10 vittorie in altrettanti incontri.  Piegata 2-0 la Svizzera a domicilio nella gara d’esordio, il cammino si è rivelato agevole per gli inglesi, capaci di chiudere il girone con 31 gol fatti e 3 subiti.

LA DIFESA Imperforabile ( o quasi) nelle qualificazioni, la retroguardia della formazione di Sua Maestà va testata contro avversari più impegnativi di San Marino, Estonia e Lituania. Difesa a 4 per Hodgson, che davanti a Hart,  dovrebbe schierare Walker, Cahill, Smalling (o Stones dell’Everton) e Rose, con quest’ultimo che, come evidenziato anche nell’amichevole contro la Turchia, rischia di essere l’anello debole della retroguardia inglese.

IL CENTROCAMPOCentrocampo dai piedi più che buoni per Roy Hodgson che, in barba alla tradizione calcistica inglese, è numericamente a corto di faticatori in mezzo al campo. Nell’undici titolare Dier dovrebbe partire titolare davanti la difesa, con Wilshere e la stellina del Tottenham Alli a completare il terzetto di metà campo. In panchina,non mancano le alternative di lusso, con rincalzi come Lallana, Barkley e Sterling che potrebbero anche indurre Hodgson a propendere per un centrocampo a rombo.

L’ATTACCO – Artiglieria pesantissima quella inglese, che con Rooney, Vardy, Kane, Sturridge e la scommessa Rashford può contare su un reparto offensivo potenzialmente atomico. Nel 4-3-3 che Hodgson sembra intenzionato a proporre in Francia Kane e Sturridge sono certi (o quasi) del posto, con uno tra Rooney e Vardy a completare il tridente. Un 4-3-3 più abbottonato potrebbe proporre uno dei tanti fantasisti a disposizione nelle vesti di attaccante esterno (Sterling, Lallana, Milner), mentre in caso di 4-4-2 è possibile che Hodgson si affidi al tandem pesante Vardy-Kane.

IL PUNTO DI FORZA – Un attacco tra i migliori del Vecchio Continente, se non il migliore, rappresenta il punto di forza della Nazionale inglese. Dalla cintola in su la Nazionale di Hodgson è in grado di spaventare qualsiasi avversario, a patto che trovi la quadratura del cerchio; se l’ex-allenatore di Inter e Udinese dovesse poi anche riuscire a isolare la squadra dall’insostenibile pressione dei media inglesi, e a non farsi assalire dai fantasmi dei fallimenti inglesi passati, per i sudditi di Sua Maestà potrebbe prospettarsi finalmente un Europeo da vivere da protagonisti.

IL PUNTO DEBOLE  – A dispetto del ruolino quasi perfetto fatto registrare durante le qualificazioni, la retroguardia inglese balla più di quanto non testimonino i numeri. Il centrocampo proposto da Hodgson nelle ultime uscite fatica in fase di non possesso, non fornendo la giusta protezione a una retroguardia spesso scoperta. A questo si unisce la poca esperienza internazionale di molti degli elementi della rosa, che nelle partite più delicate rischia di risultare decisiva.

IL COMMISSARIO TECNICO – A caccia di riscatto dopo il disastroso Mondiale brasiliano, il 69enne Roy Hodgson si appresta a guidare l’Inghilterra per il secondo Campionato Europeo consecutivo, dopo quello del 2012 che vide i britannici eliminati ai quarti dall’Italia. Allenatore giramondo dalle alterne fortune, l’ex-allenatore di Inter  e Udinese conta nel proprio palmares quattro campionati vinti in Svezia e uno in Danimarca, cui si aggiunge l’enorme esperienza maturata negli oltre 40 anni da allenatore trascorsi sulle panchine di 14 club (di 6 diversi paesi) e 4 Nazionali, che ne fanno un vero e proprio globe-trotter del pallone.

LA FORMAZIONE TIPO (4-3-3): Hart; Walker, Cahill, Smalling, Rose; Wilshere, Dier, Alli; Sturridge, Kane, Rooney (Vardy).

LE PROSPETTIVE EUROPEE – In seconda fila, dietro a Spagna, Germania e Francia, l’Inghilterra sbarca in Francia con l’ambizione di poter far bene e le potenzialità per farlo. Come già riportato, il potenziale offensivo della squadra è indiscutibile, al contrario di un equilibrio di squadra ancora da stabilizzare. Dovesse vincere il girone (impresa non impossibile, con Russia, Slovacchia e Irlanda del Nord come avversarie), il tabellone potrebbe far sognare anche una semifinale, ma la storia calcistica recente della Nazionale inglese non colloca i bianchi oltre un quarto di finale.