Euro 2016

Verso Francia 2016 – Le Nazionali partecipanti: la Romania

 

“Messieurs faites vos jeux”. Chi salirà stavolta sul trono europeo dopo il dominio spagnolo delle ultime due edizioni? Ventiquattro Nazionali si daranno battaglia e si contenderanno il titolo continentale: proviamo a conoscere meglio ciascuna partecipante a Francia 2016 attraverso due appuntamenti quotidiani, uno alle 10 e uno alle 18. Ecco a voi tutte le squadre in lizza.

AMARCORD EUROPEO – La Romania è pronta per la sua quinta apparizione continentale. Ha debuttato proprio in Francia nel 1984, in un’avventura che vide un pareggio e due sconfitte, con l’esordio internazionale di un certo Gheorghe Hagi. Il “Maradona dei Carpazi” guidò da capitano le successive partecipazioni nel 1996 e nel 2000: in quest’ultima, la Tricolor raggiunse il suo miglior risultato fermandosi ai quarti contro l’Italia. Nell’edizione austro-svizzera del 2008, la Romania non riuscì di nuovo a superare la fase a gironi, con 2 pareggi e una sconfitta.

LA STRADA PER LA FRANCIASeconda classificata del gruppo F, dietro la sorprendente Irlanda del Nord, ad un solo punto di distacco: i nordirlandesi, peraltro, non sono riusciti a battere la Romania nel doppio confronto. Raggruppamento dalla difficoltà non proibitiva, in cui gli uomini in divisa gialla hanno avuto però il merito di essere l’unica squadra imbattuta: 5 vittorie e 5 pareggi. I migliori marcatori della squadra sono stati Papp, Budescu e Stancu con 2 reti ciascuno.

LA DIFESA – Il fiorentino Tatarusanu tra i pali ha rappresentato una sicurezza nelle qualificazioni, mantenendo la porta imbattuta in 7 gare su 10. La difesa a 4 dovrebbe prevedere sulle fasce gli esperti Sapunaru (tornato a disposizione dopo i burrascosi rapporti con Piturca) e il 35enne capitano Rat, quest’ultimo rientrato dopo un importante guaio alla spalla. Al centro dovrebbero giostrare il napoletano Chiriches e Grigore, la cui visibilità è drasticamente diminuita dopo il passaggio in Qatar. Pronto per ogni evenienza il 22enne Filip, che ha debuttato contro l’Italia a novembre. Qualità del reparto medio-bassa.

IL CENTROCAMPO – Le colonne in mediana, dalle caratteristiche prettamente difensive, sono il carismatico Hoban e Pintilii, rientrato a gennaio alla Steaua dopo un’esperienza in Israele. Di fronte alla coppia dovrebbe installarsi un tridente con l’ultimo arrivato Stanciu (a segno nell’esordio contro la Lituania a marzo) come trequartista, Stancu a sinistra e l’ex Udinese Torje a destra. Quest’ultimo, da qualche anno in forza allo Stoccarda, può giocare ovunque negli ultimi 30 metri, come Chipciu.

L’ATTACCO – Iordanescu presumibilmente si affiderà ad un’unica punta. In pole-position Andone, un altro che ha fatto il suo ingresso nel giro da poco e che ha sempre giocato in Spagna, fin da ragazzino. Si giocherà le sue possibilità Keserü, bravo ad attaccare gli spazi e dotato di buon fiuto. Parte più indietro l’ex promessa dell’Inter Alibec.

IL PUNTO DI FORZA – La Romania parte a fari spenti e senza grandi velleità. L’imperativo sarà cercare di non sfigurare, ma con Francia, Svizzera e Albania dovrà sudare parecchio. Il fatto di non aver nulla da perdere potrebbe alleggerire un po’ di tensione: questa condizione mentale sarà senz’altro un punto a favore, insieme alla voglia di diversi giocatori – poco conosciuti – di migliorare le proprie carriere con la vetrina europea.

IL PUNTO DEBOLE – Poche variabili tattiche, scarsa esperienza internazionale e ancora molti dubbi di formazione per Iordanescu, che sarà alle prese con una rosa poco competitiva.

IL COMMISSARIO TECNICO – Anghel Iordanescu (04.05.1950)

Una leggenda del calcio rumeno degli anni ’70 e ’80, che ha poi guidato la Nazionale ai suoi migliori risultati: quarti di finale a USA ’94 e agli ottavi di Francia ’98. È al suo terzo mandato come C.T. e diventerà molto probabilmente supervisore tecnico dopo l’Europeo.

LA FORMAZIONE TIPO – (4-2-3-1): Tatarusanu – Sapunaru, Chiriches, Grigore, Rat – Hoban, Pintilii – Torje, Stanciu, Stancu – Andone (Keserü).

PROSPETTIVE EUROPEE – Senza dubbio limitate. Il “santone” Iordanescu dovrà dar fondo a tutta la sua esperienza e al suo carisma, per migliorare una squadra figlia di un movimento in difficoltà come quello rumeno.

Published by
Fabio Ornano