Home » RSL svizzera 36/a: Grasshopper in Europa, Zurigo all’inferno

Con la 36/a giornata, termina dunque la Raiffeisen Super League: un’edizione che ci ha tenuti con il fiato sospeso fino all’ultimo, non tanto per la vittoria finale (il Basilea, in testa dalla prima all’ultima giornata, ha dominato il torneo, inanellando un record dietro l’altro), ma per tutti gli altri verdetti. Ma vediamo, nello specifico, come sono andate le cose, sui campi da gioco elvetici: una sola partita, oggi, non aveva niente da dire dal punto di vista della graduatoria, ed era il derby bernese tra Thun e Young Boys, terminato con la netta affermazione degli ospiti. Le altre quattro, invece, avevano tutte interessi di classifica, o per la salvezza, o per la qualificazione in Europa, pur essendo tutti scontri a distanza.

Il Sion, alla Swissporarena di Lucerna, contro i padroni di casa, ormai matematicamente terzi, ha provato a conquistarsi la sua Europa League: il greco Gekas (10 centri in 18 presenze: niente male per un giocatore indicato come ormai a fine carriera), dopo 59′, aveva messo a segno una doppietta che, però, non poteva bastare ai vallesani per effettuare il sorpasso in extremis ai danni del GCZ, in vantaggio a Basilea. Col passare dei minuti, il mancato arrivo di notizie positive dal St-Jacob Park ha demoralizzato i biancorossi, che sono stati raggiunti grazie a un’autorete di Zverotić e un gol, nei minuti di recupero, del solito Marco Schneuwly, che ha così chiuso la propria straordinaria stagione con 16 centri all’attivo, e il terzo posto, a pari merito con l’austriaco Janko del Basilea, nella classifica marcatori. Primo, in questa graduatoria, con 19 centri, l’israeliano Dabbur del GCZ.

Festa, quindi, per il Grasshopper di Tami, che ha battuto sul suo campo il Basilea, conquistando così il quarto posto che vale, per le Cavallette, la qualificazione ai preliminari di Europa League. E festeggiano, alla grande, anche i suoi tifosi che, grazie a un Flash-mob organizzato via Facebook, si sono dati appuntamento in qualche migliaio a festeggiare la vittoria di Basilea e, soprattutto, la retrocessione in Challenge League dei rivali di sempre dello Zurigo, impegnato in casa nella partita della speranza contro il Vaduz.

E vediamo com’è andata proprio al Letzigrund, dove i padroni di casa hanno ottenuto un’inutile vittoria sulla ormai salva squadra del Principato (passata per primo in vantaggio, tra l’altro, con una rete di Avjdiaj al 58′). I tigurini hanno però reagito, nonostante la situazione a Lugano li condannasse alla retrocessione: prima Kecojević (67′) e poi, in rapida sequenza, Buff (69′) e Koch (76′) hanno raddrizzato la situazione. Tuttavia, quando, pressapoco in contemporanea con la terza rete biancoblù, a Lugano, Donis ha chiuso definitivamente i conti con il San Gallo, la situazione, al Letzigrund, è precipitata.

I tifosi più caldi della compagine zurighese, infatti, hanno prima smesso di sostenere la squadra, rimanendo improvvisamente in silenzio, dopo averla incitata fino a quel momento; poi, a fine partita, hanno respinto i ringraziamenti dei giocatori, portatisi sotto la curva, lanciando insulti e contumelie all’indirizzo del presidente Ancillo Canepa. Nel corso, poi, delle interviste del dopo partita, circa duecento persone, con il volto coperto, hanno invaso la tribuna principale dello stadio e, da lì, la pista di atletica. Pur essendo stati contenuti dal servizio di sicurezza, è accaduto che un gruppo di circa una cinquantina di esagitati sia riuscito a penetrare all’interno della zona mista, tramite il tunnel degli spogliatoi, venendo a contatto con alcuni giornalisti impegnati a fare il proprio lavoro: e lì, sono nati dei tafferugli che, per fortuna, non hanno avuto conseguenze, grazie all’intervento della sicurezza, che ha sgomberato lo stadio. Gli incidenti sono proseguiti fuori; tuttavia, almeno in serata, non si segnalavano feriti tra le Forze dell’Ordine, e tra chi si era loro contrapposto.

Della partita di Lugano, vi abbiamo riferito ieri direttamente dallo stadio (il servizio potrete leggerlo cliccando sotto, in corrispondenza del risultato dell’incontro): grande festa, a fine partita, per gli sportivi ticinesi, per il presidente Renzetti e per Zeman, che ha centrato un obbiettivo di tutto rispetto. E ora, domenica, la festa potrebbe davvero diventare un trionfo, se i bianconeri torneranno in Ticino, da Zurigo, con la Coppa svizzera. E noi ci saremo, ancora una volta, per raccontarvi tutto, direttamente da dove avviene.

RSL svizzera 36/a giornata: risultati

Basilea-Grasshopper  0-1
Lucerna-Sion  2-2
Lugano-San Gallo  3-0
Zurigo-Vaduz  3-1
Thun-Young Boys  0-3

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