Verso Francia 2016 – Eurometeore: Henrik Larsen
Metti un estate qualunque. Fai il calciatore professionista, a buoni livelli: rappresenti pure il tuo Paese in Nazionale. Ma quell’estate sta per prendere il via il Campionato Europeo in Svezia, a cui la tua squadra non è riuscita a qualificarsi. La formidabile Jugoslavia è arrivata davanti nel girone e ha staccato il pass per l’unico posto disponibile. Poi…
Il racconto della meravigliosa estate di Henrik Larsen, campione d’Europa con la Danimarca nel 1992.
Come detto, la Danimarca arrivò all’Europeo ’92 in un modo molto particolare, in una circostanza più unica che rara: la Jugoslavia, che aveva vinto il girone 4 di qualificazione con un punto di vantaggio sui danesi, venne squalificata a livello internazionale dalla FIFA il 31 maggio 1992, solo 10 giorni prima dell’inizio del torneo. Una decisione inevitabile che faceva seguito alla direttiva delle Nazioni Unite, a causa dello scoppio della guerra civile jugoslava. Una vicenda tragica che merita il massimo rispetto, ma non è questo lo spazio per affrontare l’argomento. Dal punto di vista puramente calcistico, l’esclusione di quella Nazionale fu una botta tremenda per una generazione di fenomeni che avrebbe potuto dire la sua in Svezia, con legittime speranze di vittoria. Parliamo di una squadra che poteva contare su Boban, Jarni, Savicevic, Pancev, Mijatovic, Prosinecki, Mihajlovic, Stojkovic, Jugovic, Suker, e la lista potrebbe continuare… immaginatevi che squadra! Tutti questi gioielli non poterono più giocare insieme in seguito, perché suddivisi nelle varie rappresentative nate dalla dissoluzione della Jugoslavia. L’UEFA allora invitò in sostituzione la Danimarca, che dovette letteralmente richiamare molti suoi giocatori dalle vacanze. La squadra allestita in fretta e furia dal C.T. Møller Nielsen vide l’assenza della stella Michael Laudrup, che aveva litigato con il selezionatore. Ma anche la convocazione di Henrik Larsen, biondo centrocampista che la stagione prima era stato acquistato dal Pisa neopromosso in A. Un’annata amara conclusa con la retrocessione e l’arrivederci “forzato”: in B potevano essere tesserati solo due stranieri e la società puntò su Chamot e Simeone. Larsen andò in prestito al Lyngby, giocando un ottimo torneo e vincendo il campionato. All’Euro ’92 divenne bomber per caso, realizzando 3 reti: una alla Francia al primo turno e la doppietta all’Olanda in semifinale, che vide i danesi prevalere ai rigori (dove Larsen segnò il suo tentativo). Il resto è storia, con la Danimarca entrata nella leggenda. Henrik Larsen tornò a Pisa e si assistette all’inedita presenza di un fresco campione europeo in Serie B. In Toscana non durò a lungo, con il centrocampista rilanciatosi in Germania con il Waldhof Mannheim dopo un’infelice esperienza all’Aston Villa (mai impiegato). Con il ritorno al suo Lyngby strappò la convocazione anche per l’Europeo 1996, dove chiuse la storia con la Danimarca con 39 presenze e 5 reti. L’ultima esperienza sul campo la visse al Copenhagen, prima del ritiro avvenuto nel 1999. Diventato allenatore, è stato anche selezionatore delle Far Øer tra il 2002 ed il 2005.