Estero

Il Lugano è pronto al D-day

Tutto è pronto per l’ultima partita della Raiffeisen Super League: anche ieri, agli ordini di mister Zeman, la squadra ha effettuto una seduta di allenamento, con lavoro differenziato tra chi aveva giocato a Vaduz e chi, invece, era stato a riposo. Oggi, alle dieci, nuova seduta di preparazione atletica e tattica, al termine della quale verrà diramata la lista dei convocati per domani.

Com’è l’ambiente, sui campi di allenamento di Cornaredo? Carico e positivo. Ieri i giocatori hanno potuto riabbracciare Sabbatini, dimesso dall’ospedale dopo il brutto incidente di domenica, che per alcuni attimi aveva fatto temere il peggio. Il fantasista, che presentava una tumefazione sul viso, si è detto pronto a tornare in campo già domani sera. Tuttavia, sarà lo staff medico a valutarne le condizioni: le linee guida della medicina sportiva imporrebbero, in questi casi, uno stop di tre/quattro settimane, anche se l’entità dell’infortunio è stata molto ridimensionata già poche ore dopo il fatto, come aveva detto ai microfono della RSI il medico della squadra. Staremo a vedere.

L’ambiente, in Ticino, a livello di appassionati e addetti ai lavori, è piuttosto caldo. Si prevede che l’abbraccio alla squadra, domani sera, sarà molto stretto. I tifosi faranno senz’altro sentire il loro supporto ai bianconeri: erano almeno in cinquecento, domenica pomeriggio, a Vaduz, ed è facile prevedere, per domani sera, il pienone a Cornaredo. Nel frattempo, in stile ticinese, sono già partite le tradizionali polemiche; ma, del resto, oltre Gottardo, non si è fatto nulla per evitarle. Una battuta di Uli Forte, allenatore dello Zurigo (“Se il San Gallo vincerà a Lugano, gli regaleremo un camion di birra!”) è stata presa malissimo nella Svizzera italiana: il caso Rossini, che ha tenuto banco per mesi da queste parti, e le polemiche che ne seguirono (nonché la forte presa di posizione, proprio da parte della società tigurina, nei confronti del giocatore) sono stati ricordati proprio ieri nella trasmissione sportiva di approfondimento Fuorigioco, in onda su TeleTicino, e condotta dal popolare giornalista sportivo Luca Sciarini.

Lo Zurigo, dal canto suo, è a sua volta infastidito: l’apparire, sul tabellone del Tourbillon, di un falso risultato, al 71′ minuto della sfida con il Sion, che dava il Lugano in vantaggio a Vaduz, ha fatto irritare non poco la dirigenza tigurina, non proprio famosa per il suo senso dell’umorismo. La stampa d’oltre Gottardo, ovviamente, tifa per lo Züri: le numerose società di Challenge League della Svizzera tedesca vedono con timore l’eventuale retrocessione della corazzata di Ancillo Canepa, spaventati dall’idea di dover ospitare i bellicosi ultras provenienti dalla grande città. Il potentissimo Blick, che viene letto da numerosissimi tifosi biancoblù ha quindi chiesto, tramite la tastiera del direttore dei servizi sportivi, al San Gallo, di “Rispettare la regolarità del campionato”. Peccato, facevano notare ironicamente ieri sera Luca Sciarini e i suoi ospiti, che l’invito non sia stato esteso anche al Vaduz, avversario domani sera dello Zurigo al Letzi

Altra polemica: Armando Sadiku, centravanti albanese del Vaduz, convocato dalla sua nazionale per Euro2016, ma di proprietà dello Zurigo, ha dichiarato di non voler giocare domani sera contro i suoi “datori di lavoro”. Il Vaduz è ormai in salvo, ci sono accordi che consentono alle società di lasciar partire prima della fine del campionato i giocatori per il ritiro: però, i cronisti sportivi del Canton Ticino hanno rimarcato il fatto i giocatori rossocrociati convocati in nazionale (Luca Zuffi, per fare un nome) saranno comunque in campo domani sera in Super League, nonostante il Basilea (sempre per restare sull’esempio citato) non abbia più nulla da chiedere al campionato. Come finirà? Sembra che, sull’onda delle polemiche, il giocatore ci abbia ripensato. Certo, sulle rive della Limmat ha dato sui nervi non poco il rigore sbagliato domenica pomeriggio dal centravanti del Vaduz: bravo Mirko Salvi a parare (ma quanto è forte questo portiere? E che margini di crescita può avere?); tuttavia qualcuno, magari residente oltre Gottardo, potrebbe anche far notare che un tiro più forte, e più angolato, difficilmente avrebbe dato scampo al giovane estremo difensore proveniente (in prestito) dal Basilea.

Insomma: clima caldo, tensione alle stelle, che del resto si respirava già domenica pomeriggio a Vaduz. Domani sera tutto il Ticino calcistico si darà idealmente appuntamento allo stadio di Cornaredo: il Lugano in Super League, è già stato detto, al di là delle rivalità cantonali con i Momò di Chiasso e l’ACéBé di Bellinzona, è un patrimonio per tutto il Cantone. Giusto polemizzare (la polemica, in Ticino, è sale per condire tutti gli argomenti: anche sull’inaugurazione di ALP Transit, prevista per il 1° giugno, il livello della discussione politica è piuttosto elevato): però, è anche necessario ricordare che, in fondo, i bianconeri hanno il destino nelle proprie mani. E questo, veniva anche ricordato sul sito ufficiale della squadra. Appuntamento, dunque, a domani sera: noi ci saremo, per raccontarvi l’ultima partita di Zeman nella Super League svizzera.