Trascorso il secondo dei tre giorni di riposo, il Giro d’Italia 2016 affronta la sua 10/a tappa, la Campi Bisenzio – Sestola di 219 chilometri. Si tratta del secondo arrivo in salita della Corsa Rosa. Oltre al traguardo, la frazione presenta altri tre Gran Premi della Montagna. Il primo, a inizio tappa, è il Passo della Collina. Si tratta di una salita di 3/a categoria lunga 15,7 chilometri con una pendenza media del 5,4% e una massima dell’8%. La cima è situata a 37,5 chilometri dalla partenza. Il secondo è un’altra erta di 3/a categoria, quella di Pietracolora. L’ascesa è lunga 8,7 chilometri, con pendenza media del 6,1% e una massima dell’11%. La vetta è collocata a 143,2 chilometri dall’arrivo. Poi, dopo un andamento “mangia e bevi” (cioé con un alternarsi di piccole salite e qualche discesa), a 28,4 chilometri dal traguardo ha inizio la salita di 1/a categoria di Pian del Falco. Una rampa con pendenza media del 5,2% e una massima del 13% a 1,5 chilometri dal Gran Premio della Montagna. La cima è posizionata a 16 chilometri dalla conclusione. Di questi 8,4 sono in discesa – molto tecnica – mentre gli ultimi 7,6 portano al traguardo di Sestola. Un’ascesa con pendenza media del 5% e massima dell’8%.
Una frazione molto impegnativa che potrebbe vivere due corse. Una per la conquista del successo parziale che potrebbe essere una questione tra corridori fuori classifica che saranno riusciti a centrare la fuga giusta e una per la classifica generale. A meno che una squadra di un “big” si assume l’onere di tenere chiusa la corsa per provare a centrare il successo di tappa col proprio capitano. Il pensiero va alla Movistar, dato che l’ascesa finale di Sestola sembra essere un abito cucito su misura per Alejandro Valverde. Chissà che l'”Embatido” non abbia voglia di provare a centrare in Emilia la sua prima vittoria al Giro d’Italia.