Home » Tennis, ATP Masters 1000 Roma: promossi e bocciati

Andy Murray supera con un doppio 6-3 il n.1 del mondo Novak Djokovic e trionfa agli Internazionali d’Italia versione 2016. Lo scozzese si vendica del serbo che lo aveva recentemente battuto in finale a Madrid, conquista il suo 12esimo titolo fra i Masters spezzando il dominio Nadal-Djokovic che durava a Roma da ben 11 anni. Analizziamo insieme i promossi e bocciati di questo quinto appuntamento fra i tornei Masters 1000.

 

Volandri voto 9: nella disastrosa spedizione azzura a Roma c’è posto per la favola di un ragazzino di 34 anni che da n.204 del mondo si divide ormai fra tornei minori, tavoli da commentatore televisivo e voci sul suo imminente ritiro. Decide di affrontare le qualificazioni e accede al tabellone principale battendo in una rimonta-spettacolo un altro veterano tosto come Štěpánek. Al primo turno riempie di entusiamo il centrale nemmeno ci fosse Panatta in finale contro Borg. Presenta a Ferrer una lezione di tecnica e classe fino a quando giustamente va in riserva con la benzina. Grazie Filippo. Vincitore morale

Murray voto 8,5: approfitta in maniera autoritaria e decisa di un tabellone che più morbido non si può. Si presenta in finale fresco e riposato e almeno questa volta la torta se la mangia lui, lasciando a bocca asciutta Djokovic. Trionfa a Roma per la prima volta in carriera, scoprendo nel giorno del suo 29esimo compleanno di essere diventato un terraiolo temibile. Avviso ai naviganti per Parigi… Tanti auguri

Djokovic voto 8: esattamente l’opposto di quanto successo al suo collega e amico scozzese. Gli si presenta un tabellone terribile nemmeno fosse il n.50 del mondo. Supera gli ostacoli approdando in finale stremato fisicamente e mentalmente un pò per demeriti suoi (leggi Herbert e Bellucci), un pò per il livello altissimo degli avversari battuti (Nadal e Nishikori). Con Murray in pratica non c’è partita (per Nole), prosciugato completamente di energie sperperate qua e là durante il tortuosissimo cammino romano. Stremato

Nishikori voto 8: sempre più consolidato nei piani altissimi della classifica ATP, anche a Roma il nipponico disputa un torneo al limite della perfezione giocando in maniera mostruosa la semifinale contro Djokovic. Si sta attrezzando in futuro per battere anche gli alieni. Se a Parigi volete puntare su una possibile sorpresa vincente, noi vi consigliamo di seguire le gesta di questo folletto giapponese. Mina vagante

Nadal voto 7,5: arrabbiatissimo con organizzatori, tabellone e tutte le divinità romane per avergli messo il buon Nole già nei quarti di finale.Continua il crescendo di progressi in ottica Roland Garros regalando spettacolo insieme a Kyrgios negli ottavi. Monumentale anche contro Djokovic nel turno successivo, ma al momento non basta ancora per superarlo. Ira funesta

Kyrgios voto 7: urge scalare repentinamente la classifica ATP per non dovere affrontare i big troppo presto in tabellone. La sua strada italica diventa un vicolo cieco negli ottavi contro un superbo Rafa, ma il giovane australiano ha dimostrato ancora una volta di avere la stoffa da futuribile n.1 del mondo. Arrampicatore

Pouille voto 7: la fortuna aiuta gli audaci e il buon francese a fari spenti si ritrova catapultato in semifinale (la prima in carriera) approfittando dei ritiri di Tsonga prima e Monaco poi. Si guadagna una buona pagella con le ottime vittorie su Gulbis e Ferrer. Mezzo voto in meno per l’umiliazione subita da Murray. Perdere era preventivato, ma bisognava sudare almeno un pò. Quadrifoglio

Federer voto 6,5: in condizioni fisiche che più precarie non si può, sbarca a Roma ripetendo giorno dopo giorno di non sentirsi bene. In campo alla fine scende due volte superando con la solita classe Zverev e battagliando per due set con Thiem, ma i giovani ormai non hanno più rispetto di niente e nessuno e la schiena di pazienza ne ha avuta fin troppa. Incerottato

Wawrinka voto 5: ennesima bocciatura in una stagione veramente sciagurata. Esce mestamente agli ottavi, sconfitto dal redivivo Monaco e chiude nel più miserabile dei modi il trittico di tornei su terra rossa in preparazione al Roland Garros di cui sarebbe il detentore… In bocca al lupo

Berdych voto 4: umiliato in 48 minuti per 6-0 6-0 da David Goffin negli ottavi di finale, esce a testa bassa dal campo tra i fischi roboanti del pubblico romano che furiosamente chiedeva il rimborso del biglietto. Non gli era mai accaduto in oltre 10 anni di carriera di subire un’onta del genere. Saluta il Foro Italico nel peggiore dei modi possibili e con un pochino di azzardo (e cattiveria) probabilmente saluterà presto anche la top-ten. Asfaltato