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Giro d’Italia 2016, la presentazione della 6/a tappa

Si inizierà a fare sul serio, al Giro d’Italia 2016, con la sesta tappa, la Ponte-Roccaraso, di 157 chilometri, che presenta il primo arrivo in salita della Corsa Rosa: avremo le prime indicazioni riguardo la condizione degli uomini di classifica, riuscendo a capire, in linea di massima, chi non riuscirà a competere per la vittoria finale.

La prima parte della frazione odierna presenta subito la scalata del GPM di seconda categoria posto a Bocca della Selva (17,895 chilometri di ascesa alla pendenza media del 5,1 %), una salita abbastanza pedalabile, cui seguiranno un’ottantina di chilometri tutti in saliscendi e che porteranno i corridori all’imbocco del traguardo, posto in corrispondenza del GPM, sempre di seconda categoria, di Roccaraso (16,8 chilometri alla pendenza media del 4,8 %), precisamente alla località sciistica di Aremogna: i 16 chilometri di ascesa sono suddivisibili in tre parti, considerando i primi sei chilometri piuttosto impegnativi caratterizzati da una pendenza tra il 7 % e il 9 %, i seguenti quattro, praticamente pianeggianti, e gli ultimi sei, davvero irregolari poichè presentano dapprima uno strappo all’11 %, poi un paio di chilometri pedalabili che precedono un breve tratto in discesa e infine vi è da affrontare il muro finale, con pendenze che toccheranno anche la doppia cifra.

A meno che non arrivi la fuga al traguardo, saranno gli uomini di classifica a giocarsi la vittoria di tappa: Vincenzo Nibali (Astana) e Alejandro Valverde (Movistar) sono i più attesi, ma sarebbe lecito aspettarsi anche gente come Ilnur Zakarin (Katusha), incognita sulle tre settimane ma certezza nelle competizioni di una settimana, o Steven Kruijswijk (Lotto NL-Jumbo), apparso pimpante nei giorni scorsi, mentre per Mikel Landa (Team Sky) e Rigoberto Uran (Cannondale) dovremmo attendere la seconda e la terza settimana del Giro.