Come consuetudine nei tornei ATP Masters 1000, il venerdì è la giornata dei quarti di finale. A Madrid si sono così delineate le semifinali, con le prime due teste di serie a farla da padrone.
Il primo giocatore ad accedere in semifinale è stato Andy Murray: lo scozzese, impegnato contro Berdych, ha giocato un tennis che raramente aveva messo in mostra sulla terra rossa riuscendo ad annullare ogni tentativo del ceco di dare ritmo agli scambi. Il punteggio finale di 6-3 6-2 dimostra il dominio di Murray a scapito di un Berdych apparso lontano dalla sua forma migliore.
Per il britannico, il prossimo ostacolo sarà Rafael Nadal: lo spagnolo ho dovuto sudare le fatidiche sette camicie per avere la meglio sul sorprendente Sousa. Il portoghese ha pagato l’emozione nel primo set uscendone però alla grandissima nel secondo dove, grazie a un break nel finale, ha riportato la questione in parità. Nel terzo parziale la lotta è alla pari e solo un grandissimo Nadal nel momento del bisogno, si toglie dagli impacci e chiude 6-0 4-6 6-3.
Deve lottare tre set anche Key Nishikori: il giapponese contro Kyrgios soffre per due parziali i servizi dell’australiano prima di riuscire finalmente a brekkare l’avversario a terzo set inoltrato. I primi due parziali sono decisi al tie-break (il primo più equilibrato, il secondo vinto nettamente da Nishikori), mentre nella frazione decisiva è la continuità e solidità mentale del giapponese a risultare le armi vincenti per l’approdo in semifinale.
Il suo avversario sarà il numero uno del mondo Novak Djokovic: nell’ultimo quarto di finale, nella serata, il serbo si dimostra un gradino sopra la concorrenza battendo Raonic in due set. Nonostante la grande forma che sta vivendo il canadese, Djokovic è apparso ancora una volta più solido nei momenti che contano finendo per vincere 6-3 6-4.
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