Estero

Lugano, Zeman: “Non si lavora come vorrei”

La Raiffeisen Super League ha già designato la propria vincitrice, ma ci sono ancora diverse questioni in sospeso: da qui a fine campionato, infatti, vedremo parecchie sfide cruciali e determinanti per decidere qualificazione ai preliminari di Europa League e salvezza. A Lugano, domenica, arriva il Grasshopper, balbettante negli ultimi tempi, ma dotato di un organico di primordine. Le Cavallette hanno perso definitivamente il treno dei preliminari di Champions League, con la sconfitta nello scontro diretto di domenica scorsa contro lo Young Boys, e ora devono guardarsi le spalle, soprattutto dal Lucerna, che si trova alle spalle del Sion (quarto) ed è, in questo momento, una delle squadre più in forma del torneo.

Insomma, cliente difficile, e desideroso di cancellare il ricordo della brutta sconfitta di dicembre. Ne ha parlato, nella tradizionale conferenza stampa del venerdì, l’allenatore dei ticinesi Zdeněk Zeman. Vediamo, di seguito, le sue principali dichiarazioni: “L’aspetto mentale è importante: i ragazzi sanno che devono dare tutti di più, la situazione è complessa. Questo vale anche per me: devo dare motivazioni, per fare e migliorare” è stato l’esordio del boemo“Dobbiamo cercare di evitare gli errori. Noi abbiamo lavorato, se ai giocatori è pesato meno, va bene così. Certo, abbiamo subito due sconfitte pesanti, che hanno inciso. Noi siamo ultimi, e dobbiamo vincere: non possiamo prima di tutto non prenderle. Lo Zurigo? Non lo guardo, dobbiamo pensare alle cose nostre. Con il Grasshopper abbiamo fatto una partita con tanti errori, e nelle altre due molto meglio. Loro hanno grandi qualità, non sono lì per caso: in ogni caso, giocheremo per vincere.”

“A inizio settimana, abbiamo provato la fase difensiva, oggi quella offensiva. Gli assenti? Ho fiducia in chi giocherà al posto loro. Ovviamente esiste una base della squadra, che è meglio non toccare: d’altra parte, nel calcio esistono infortuni e squalifiche. Non ho ancora deciso chi giocherà al centro dell’attacco: ho una squadra con due giocatori per ogni ruolo. Non ho rimpianti per il mercato: ho questi giocatori, e ora non è il momento di parlare: faremo con questi giocatori. Sono speranzoso sul rientro di Padalino. Donis? Questa settimana, dopo essersi lamentato, ha lavorato meglio delle settimane scorse. Comunque, sono soddisfatto della forma fisica della squadra: nell’ultima mezz’ora, domenica, abbiamo tenuto. Rispetto alle mie squadre del passato, abbiamo qualcosa in meno, perché qua non riesco a lavorare bene: mentalità, abitudini che non riescono a cambiare, perché non è facile; ma succedeva anche in Italia.”