Festeggia, per la prima volta, Adelaide. Città non sempre tra le più vincenti nella storia dello sport, la capitale dello stato dell’Australia Meridionale si gode il suo primo titolo nell’era della A-League, grazie al 3-1 inflitto ai Western Sydney Wanderers nella finalissima.
Per i rossoneri, un’altra sconfitta all’atto decisivo, dopo i ko nelle stagioni 2012-2013 e 2013-2014, contro Mariners e Roar. Vero che in mezzo i ragazzi di Popovic son saliti – non senza sorpresa – sul tetto d’Asia, ma la terza Grand-Final persa brucia e brucerà a lungo: polveri bagnate e incapacità di trasformare in gol la supremazia nell’ultimo terzo di campo. Decisivi, dall’altra parte, Kamau e Sanchez nel primo tempo, Sanchez Alberto a tempo scaduto; utile solo ai fini del tabellino la rete della speranza Wanderers, firmata da Neville poco prima dell’ora di gioco: silente la parte rossonera dell’Oval, in paradiso i rossi.
Primo titolo, dopo l’assalto mancato proprio in maglia Western Sydney, per l’italiano Iacopo La Rocca, classe 1984 scuola Lazio. A suo agio a questi livelli e in questo campionato – con la perla della AFC Champions League nel palmares personale – l’ex Pro Vercelli e Bellinzona si è tolto la miglior soddisfazione di una carriera intera. Funzionale perché capace di giocare sia in difesa che a centrocampo, La Rocca è apprezzatissimo dal pubblico australiano: se il 2016 è l’anno di Ranieri, è anche l’apice della carriera di questo apprezzabile e mai domo giramondo.