RSL svizzera: il punto, a cinque giornate dalla fine
Con l’attesissima (e scontata, da mesi) ennesima vittoria del Basilea, il campionato di calcio svizzero ha eletto la sua regina, per la stagione in corso. Dei renani abbiamo già scritto sabato, e non ci sono molte altre cose da dire; se non che, noi e diversi altri commentatori locali (pur rendendo onore a una squadra che ha fatto vedere del bel gioco anche in Europa), restano perplessi sul considerare questa dittatura un bene per il calcio elvetico.
Di sicuro, i renani hanno contribuito, con i loro risultati in campo europeo, ad alzare il ranking rossocrociato: il prossimo anno, infatti, il Basilea sarà ammesso direttamente alla fase a gironi di CHL, così come la vincitrice della Coppa svizzera, accederà di diritto al medesimo livello dell’EL. Però, il massimo torneo nazionale sta perdendo molta della sua incertezza, riguardo al vincitore finale: a lungo andare, una situazione che potrebbe far calare l’interesse degli appassionati.
La Swiss Football League, però, non si lamenta, e prende invece atto delle cifre. Spettatori presenti (siamo finora a quota 1.660.672: lo scorso anno, a fine campionato, erano stati 1’956’021; quindi, con cinque giornate ancora da giocare, appare possibile un miglioramento del dato complessivo), aumento della copertura televisiva, maggiore attenzione dall’estero, con giocatori che da qua approdano a tornei prestigiosi (per esempio, Elneny, passato quest’inverno all’Arsenal). Una SFL che dedica particolare attenzione agli operatori professionali, con servizi d’informazione davvero all’altezza: insomma, tutte le basi per crescere ancora.
Tornando al calcio giocato, lo Young Boys è a un passo dalla matematica certezza del secondo posto, che vale i preliminari di Champions League: la vittoria, nello scontro diretto contro il GCZ di Tami, ha messo i ragazzi di Hütter al sicuro da sorprese. Per l’Europa League, il Lucerna, al quinto posto, è preceduto di 5 lunghezze dal GCZ, e di 3 dal Sion, squadre contro le quali dovrà giocare: potrebbe, quindi ancora dire la sua, anche in considerazione dell’ottima forma complessiva, e della presenza, in attacco, di Marco Schneuwli (12 gol, e 4 assist), che sta disputando una magnifica stagione, che molti vorrebbero veder coronata dalla chiamata nella nazionale rossocrociata, impegnata a Euro2016.
Nella lotta per non retrocedere, il Thun di Saibene dovrebbe aver guadagnato la salvezza: vittoriosi per 4-0, nello scontro diretto contro lo Zurigo, i biancorossi sono a 9 punti dall’ultima in classifica e, soprattutto, hanno quattro squadre alle spalle: San Gallo, Zurigo, Vaduz e Lugano. Appare quindi evidente, che la retrocessa (“relegata“, come si usa dire in Ticino) sarà una delle quattro. Già, ma quale? Il rompicapo non è da poco; sono, infatti, ancora disponibili 15 punti, e sono previsti numerosi scontri diretti. Il Lugano, per dire, ne disputerà 3, 2 in trasferta (Zurigo e Vaduz) e uno in casa, l’ultima contro il San Gallo. I ticinesi, inoltre, giocheranno a Cornaredo contro il GCZ (domenica) e con lo Young Boys (lunedì 16 maggio, giorno festivo in Svizzera). Da notare che, nelle ultime tre giornate, gli incontri saranno in contemporanea su tutti i campi.
Già, ma chi subirà la relegazione nella serie inferiore? Dal punto di vista della qualità del gioco, sicuramente il San Gallo e lo Zurigo hanno subito (soprattutto i ragazzi di Zinnbauer) una forte regressione. I sangallesi, che pure, alla ripartenza, sembravano puntare a un posto in Europa, sono crollati: 7 sconfitte, un pareggio e solo due vittorie nelle ultime 10 partite. Negli ambienti giornalistici si racconta di allenamenti punitivi notturni, e di un ambiente piuttosto su di giri: l’organico è di primordine, ma anche ieri i biancoverdi sono usciti sconfitti, in casa, da un Vaduz apparso molto più determinato.
Lo Zurigo, che pure ha raggiunto la finale di Coppa svizzera (che giocherà nello stadio di casa) con un percorso decisamente molto più difficile di quello del Lugano (con vittorie a Berna, Thun e Sion), in campionato è ospite fisso delle retrovie. I tigurini, nelle ultime 10 partite, hanno ottenuto 5 sconfitte, 3 pareggi e solo 2 vittorie: fanno 28 lunghezze totali, 2 sole in più del Lugano lanterna rossa. I giocatori guidati da Hyypiä, che pure ha ai suoi ordini un buon organico, perlomeno a livello di individualità, soffrono di amnesie difensive spaventose, che l’innesto dell’argentino Sánchez, arrivato quest’inverno, non ha risolto: 58 i gol subiti dai biancoblù. Peggio ha fatto solo il Lugano, con 71.
Infine, penultima e ultima, Vaduz e Lugano. La squadra del Principato è guidata da un ottimo tecnico (Contini), e viene da tre risultati utili consecutivi, vale a dire la serie migliore delle quattro. Ieri ha vinto uno scontro diretto, giocando bene, anche se contro un avversario allo sbando (il San Gallo). Ha un calendario non facile, con due scontri diretti (uno in casa con il Lugano, alla penultima), ma nell’ultima giornata potrebbe incontrare uno Zurigo già salvo. In ogni caso, ha nelle sue mani il proprio destino. Lo stesso vale per il Lugano di Zeman, che ha però l’handicap dei punti in meno in classifica, e di una differenza reti che appare irrecuperabile. Certo, il Lugano può mettere sul piatto una forma fisica in crescita, qualche giovane interessante e gli schemi del mister, che hanno portato anche qualche successo contro le grandi. Però, l’infortunio a Čulina è una pesante zavorra, anche se il croato, nelle ultime partite, era apparso stanco.
In conclusione? La pensiamo come Zeman: i ticinesi non devono fare la corsa solo sul Vaduz. Se il San Gallo (che affronterà, prima dei ticinesi, Thun e Young Boys in trasferta, Zurigo e Lucerna in casa) dovesse arrivare con un vantaggio minimo a Cornaredo l’ultima partita di campionato, rischierebbe grossissimo. A nostro parere, come gioco, è la peggiore delle quattro. Però, ha dalla sua 7 lunghezze di vantaggio sul Lugano, e le due prossime partite (seppure in trasferta) contro due squadre che, ormai, hanno avuto le risposte che volevano ottenere dal campionato. Insomma, staremo a vedere: e noi, ci saremo per raccontarvi, come sempre, tutto quanto. Continuate a seguirci!