Il Lucerna, che scenderà in campo a Cornaredo domenica 1 maggio (calcio d’inizio h. 16.00, diretta su RSI La2, disponibile anche in alcune zone del Nord Italia), è una squadra in ottima forma, lontana parente di quella eliminata dai bianconeri nelle semifinali di Coppa svizzera. I biancoblù, infatti, dopo quella partita, hanno inanellato una serie positiva: quattro vittorie, due pareggi e una sola sconfitta. Dal settimo hanno raggiunto il quinto posto, e si trovano ora a 4 punti dal Sion e a 6 del Grasshopper, con l’intenzione di continuare a inseguire il sogno europeo. E, del resto, con 14 punti ottenuti nelle ultime 9 gare (contro i 6 dei ticinesi), sono dietro solo alle due big Young Boys (18 punti) e Basilea (17). E con questo pensiero, scenderanno in campo domenica. All’andata, i lucernesi vinsero 0-1. Ma vediamo, di seguito, le principali dichiarazioni di Zeman ai giornalisti.
“Mi auguro di vedere una squadra volenterosa domenica, che abbia voglia di fare la partita, e che cerchi di dare il massimo. In questa stagione abbiamo già giocato quattro volte con il Lucerna: anche quando abbiamo perso, sono sempre state partite equilibrate. Conteranno anche le motivazioni, e mi auguro che quelle del Lugano siano più solide rispetto a quelle degli avversari. Non faccio paragoni con Simeone, anche se ho apprezzato la sua capacità di trasmettere grinta, concentrazione e cattiveria. Il pari del Vaduz? Se lo aspettavano in pochi, ma sono cose che possono succedere. visto che il Basilea ha dominato e vinto virtualmente il campionato, ma penso che possa succedere. Domenica non sarà una finale, ma una partita come tutte le altre.”
“Chi gocherà dietro? Ho a disposizione sicuramente Urbano. Valuteremo la ferita di Datković, poi c’è Djuric ed eventualmente Veseli che può fare il centrale. Djuric nervoso? È un professionista come tutti gli altri, ha un contratto, è a disposizione della società. Ha giocato poco, e quindi, secondo me, sarà più motivato degli altri, se scenderà in campo. Sul portiere, Salvi per ora mi dà tranquillità: però, le precedenti sconfitte non erano colpa del portiere. Bottani domenica mi è piaciuto: è andato in porta con due tocchi, e io quello gli chiedo: non può pensare di partire palla al piede dalla nostra metà campo e arrivare in porta: deve cercarsi gli spazi, tagliare, dettare il passaggio.”
“Finora, Alioski e Veseli hanno fatto bene. Bottani ha fatto meglio dello scorso anno: mi aspettavo qualcosa in più, viste le qualità, ma c’è ancora tempo fino a fine stagione. Riguardo a Rossi, ha avuto un lungo stop per l’infortunio alla caviglia, finendo per essere penalizzato. Ha qualche problema di inserimento nella squadra, tende a cercare la soluzione individuale. Io vorrei che partecipasse di più alla manovra con la squadra, visto che ne ho già tanti che pensano di poter vincere le partite da soli. Mi dispiace che Babbel sarà squalificato, ma è poco importante per noi. A mio parere, le partite si preparano in settimana, e durante la gara c’è poco da fare. I cambi si possono comunicare anche da fuori”.
I nostri avversari di domenica? Marco Schneuwly è pericoloso, non saprei dire se è un giocatore da portare in Nazionale agli Europei. Di sicuro, non potremo prenderlo a fucilate. Sugli arbitri, dico che ho visto delle sviste grandissime, anche se non nelle nostre partite. Forse dipende dal fatto che qua c’è meno pressiuone, non so. Io mi sono lamentato domenica scorsa per la prima volta, ma non tanto per le valutazioni sui fuorigioco nei gol, ma per le valutazioni delle fasi di gioco. Non intendo fornire alibi ai giocatori, e del resto domenica è stata la prima volta.”
Tabelle salvezza? Mai fatte. Ho sempre cercato di dire alla squadra che ogni partita inizia sullo zero a zero, e per vincere bisogna dare il massimo. Poi, se gli avversari sono più bravi, si perde ed è giusto. Però, in campo si va sempre per fare un risultato positivo. Non so se basteranno 9 punti, come dice il presidente, e comunque i punti si possono fare anche in trasferta. Tra l’altro, io non guardo solo il Vaduz: davanti ci sono anche Zurigo, San Gallo e Thun.”