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Formula 1, GP Russia: prove libere interlocutorie, per ora sembrano avanti le Mercedes

Difficile (lo è quasi sempre) valutare in maniera oggettiva e soprattutto realistica in relazione alla gara le prove libere e anche a Sochi è un’operazione probabilmente del tutto forviante: sui tempi sono avanti le Mercedes, ma la Ferrari vola con le gomme soft e con la nuova tecnologia HCCI, che permette una combustione migliore, potrebbe calare gli assi solo a partire da domani.

Nella prima sessione di prove libere la Mercedes impone subito il passo con le gomme super soft: Hamilton sembra ancora lontano dallo smalto della passata stagione e si prende sei decimi dal compagno di squadra Rosberg, che conferma anche un’ottimo passo gara con la mescola più morbida. Le Ferrari si accodano alle frecce d’argento con Vettel staccato di poco più di un secondo, ma fanno scappare un sorriso sornione sul volto di Maurizio Arrivabene, perché le rosse girano con la mescola più dura.

Un secondo, insomma, che potrà essere limato senza troppi problemi. La Red Bull del padrone di casa Kvyat invece fatica nella prima sessione, ritagliandosi un ottavo posto, mentre Ricciardo, dopo i primi giri con il nuovo sistema di protezione per la testa del pilota, stampa il quinto tempo dietro alla Williams di Massa.

La scuderia con la livrea Martini si riconferma in palla anche nella seconda sessione di prove libere, in particolar modo sul passo gara, mentre Lewis Hamilton prova a sovvertire l’aurea negativa che lo circonda prendendosi la prima casella in classifica con 1.37’583, sette decimi più veloce del miglior tempo di Rosberg in mattinata. Carte mischiate e in gran parte ancora nascoste, come era lecito aspettarsi. Il fatto, poi, che la Ferrari abbia sostituito il motore e speso due gettoni per migliorare la Power Unit è un’ulteriore incognita che verrà sciolta solo domani quando le qualifiche cominceranno ad indirizzare il GP di Russia.