Sono ormai diversi anni che si parla di una possibile cessione delle quote societarie del Milan da parte di Silvio Berlusconi, ma tali voci si sono sempre rivelate infondate o, seppure le parti si siano incontrate, l’affare non è andato a buon fine (un esempio lo è stato il broker thailandese Mr Bee, vicinissimo a rilevare quote di minoranza della società rossonera lo scorso anno).
Nella mattinata di oggi è stato il Corriere dello Sport a rilanciare voci riguardo la vendita del pacchetto azionario dei meneghini, indicando i possibili acquirenti aventi nazionalità cinese: i principali indiziati a essere protagonisti di tale trattativa, se tali indiscrezioni si rivelassero vere, sarebbero Robin Li e Jack Ma.
Addirittura sarebbe stato specificato che il tutto sia in dirittura d’arrivo: già nel fine settimana potrebbe esserci la firma del contratto preliminare della cessione del Milan, nonostante siano arrivate le smentite di Fininvest.
Intervenuto a Radio 24, Marco Bellinazzo, noto giornalista de Il Sole 24 Ore, ha provato a fare il punto della situazione, dichiarando:
“Mi risulta che sono sorte alcune complicazioni assolutamente normali in questo tipo di trattative, sulle percentuali sul prezzo per acquisire tutto il pacchetto azionario e anche sul ruolo di Barbara Berlusconi. Ma sono questioni che si risolverebbero se Berlusconi decidesse di cedere. La Fininvest credo non abbia più dubbi, soprattutto dopo la cessione di Mediaset Premium, non ritiene più il mondo del calcio strategico. Berlusconi deve decidere di uscire nella maniera a lui più gradita. I nomi? Da Fininvest ci raccontano che c’è grandissima riservatezza sull’identità dei soggetti, si vuole evitare trappole di trattative mediatiche, gli acquirenti verranno resi noti solo quando ci sarà il via libera all’accordo. Ora si gioca sull’identikit, si è parlato di Jack Ma, di Alibaba, che sta aiutando il governo cinese per rivoluzionare il mondo del calcio. Non mi meraviglia che questi nomi vengano accostati al Milan. Se vogliamo fermarci a dati certi, l’offerta è per la maggioranza, di circa 600 milioni, Fininvest vuole vendere e Berlusconi deve decidere. I cinesi vorrebbero chiudere entro la fine della stagione, il momento è delicato ma la svolta deve ancora arrivare. Whampoa? Altro gruppo, sta gestendo la fusione tra 3 e Wind, si tratta di un altro gruppo industriale tra i più importanti a livello globale, dove si casca si casca bene. Sono gruppi con grandissima liquidità, ma anche qui non ci sono conferme. In questo momento non sappiamo con certezza chi ci sia dietro all’offerta, prima o poi qualcuno beccherà il nome giusto, al momento non ci sono riscontri dagli ambienti vicini alla trattativa”.